Da D&G, fra bignè e macaron si fa largo la cucina

d&g Patisserie
Dianin e Valentinetti, anime del d&g patisserie, convertono parte del loro locale padovano in ristorante. Missione riuscita

L’incontro tra due padovani doc professionisti del food, alla ricerca di nuovi connubi di sapore (e nuove formule di business), segna il nuovo corso della d&g Patisserie di Selvazzano (Pd). I protagonisti? Denis Dianin e Andrea Valentinetti, pasticcere il primo, cuoco il secondo. Due curricula importanti, la medesima filosofia produttiva di qualità. Raggiunto un eccellente livello nella pasticceria, dal 2008 hanno deciso di ampliare l’offerta, inserendo nel menu una produzione salata di pari livello. Arrivando poi a creare all’interno della pasticceria un vero e proprio corner ristorante.

Un progetto proposto in una zona del Veneto dove non ci sono competitor e che, in breve, ha conquistato il pubblico. Introdurre questa novità non ha richiesto cambiamenti sostanziali negli ambienti esistenti (progettati da Dianin con Tecnoarredamenti): è stato sufficiente apportare le corrette variazioni alla mise en place, adattandola all’ingresso dei piatti. I risultati non si sono fatti attendere, grazie alla qualità e all’appeal delle specialità gastronomiche salate, che rappresentano una buona percentuale dell’offerta della pasticceria e soddisfano ristorazione a pranzo, oltre a catering, banchetti, take away, cene aziendali con chef a domicilio.

La carta del ristorante è semplice e aggiornata 6 volte l’anno nelle sue 16 portate che includono insalate, snack, a cui si aggiungono le “suggestioni stagionali”, senza prevedere piatti fissi. Il menu del pranzo contempla piatti come gli spaghetti monograno Felicetti con finferli, rucola, Asiago e mandorle o la tartare di tonno rosso alla carbonara con radici di stagione. E fa parte della proposta ristorativa il brunch (nel fine settimana), che comprende proposte a prezzi che oscillano tra i 7,50 euro del Croque Madame ai 9,50 del sandwich di granchio o best seller come la parmigiana scomposta, il pollo al curry e riso nero.

Come ogni ristorante che si rispetti non mancano i vini, che oltre ad accompagnare i piatti del ristorante, sono proposti anche nello shop e al bar, come aperitivo: la cantina accoglie quasi 200 etichette di pregio, con vini illustrati ai clienti dalla responsabile della sala, Giulia Pegge. Ad accompagnare il menu, Dianin e Valentinetti hanno stilato anche una carta dei tè, degli infusi e una di centrifughe realizzate in casa (disponibili in primavera e d’estate). Non basta. Lo chef gestisce anche il catering d&g, che implica la gestione di 6-8 eventi mensili (fino a 200 persone per ognuno) e la ristorazione dell’Hotel Biri di Padova, presentando una linea di piatti in continua evoluzione.

A ciò si affianca la pasticceria, che resta il core business, da cui escono 200 referenze dolci e salate, biscotti, macarons, gelatine, confetture e 40 tipologie di cioccolatini. Un altro punto di forza su cui Dianin e il suo chef puntano è lo staff giovane e specializzato, ma pronto anche a interscambi nei vari ruoli e reparti.

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