TripAdvisor è il sito di viaggi più grande al mondo, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) aderisce a Hotrec Hospitality Europe, associazione datoriale leader che rappresenta gli alberghi, i ristoranti e i bar in Europa. Insieme, si sono impegnati a mettere ordine nel non sempre limpido mondo delle recensioni online e contribuire alla lotta contro quelle fraudolente. Come primo intervento, le organizzazioni si sono impegnate a sensibilizzare sia albergatori e ristoratori, sia i consumatori dell’esistenza di società produttrici su larga scala di recensioni false e il loro impegno a combatterle.
“La Fipe non può che accogliere positivamente la notizia - ha commentato Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe - Forte dell’impegno preso con Hotrec a livello europeo, è pronta a rilanciare l’iniziativa in Italia, visto che per prima, più di due anni fa, ha denunciato il malcostume delle recensioni a pagamento e, sempre all’interno del solco di una coerente politica di contrasto verso ogni fenomeno dannoso per imprese e consumatori, collabora da tempo con TripAdvisor per individuare modalità operative e strumenti finalizzati a colpire la compravendita delle recensioni e a eliminare quelle false. Fipe ha colto tra i primi l’importanza del web e in particolare di canali come quello di TripAdvisor. Ne è dimostrazione l'intervento che a suo tempo facemmo per denunciare l’uso scorretto e distorto della libera concorrenza che talvolta veniva fatto sfruttando un canale importante come TripAdvisor. Che la nostra fosse un’azione giusta lo dice il fatto che fu ripresa dalla stampa di tutto il mondo e che la stessa TripAdvisor ha aperto da tempo un tavolo di confronto con gli operatori della ristorazione e del turismo per collaborare nell’evitare usi distorti e scorretti della piattaforma”.
La Fipe è stata la prima che ha capito l’importanza delle recensioni online e, anziché denigrarle, ha cercato e ottenuto il dialogo con TripAdvisor per sensibilizzare circa l’importanza delle corrette recensioni e mettere in atto una serie di iniziative al fine di contrastare il mercato delle false recensioni gestito da apposite società. Fipe e TripAdvisor stanno investendo tempo e risorse per migliorare sempre più un vero e proprio sistema di vigilanza delle recensioni. Prosegue Cursano: “la loro tecnologia e la nostra esperienza di operatori seri del settore radicati sul territorio consentono da un lato di individuare eventuali anomalie nel sistema di recensioni e dall’altro di formare i nostri membri sia sull’uso corretto dello strumento.”
“L’integrità dei contenuti su TripAdvisor è fondamentale per il nostro successo, quindi prendiamo molto seriamente la moderazione dei contenuti e qualunque tentativo di frode” ha dichiarato Helena Egan, Director of Industry Relations di TripAdvisor. “Per questo abbiamo avviato questa importante collaborazione con Hotrec e, ancor prima, la partnership con Fipe che, in più di un anno, ha portato ottimi risultati. Non solo per quanto riguarda la sensibilizzazione dell’uso corretto della piattaforma ma anche rispetto alla formazione sia dei funzionari sia dei soci Fipe sulle risorse gratuite offerte da TripAdvisor per migliorare il loro business”.
Proprio a tal proposito, la Fipe segnala l’emergere di nuove figure professionali legate all’utilizzo delle piattaforme tecnologiche in ambito turistico e in particolare alla gestione della pagina di TripAdvisor, sia per promuovere al meglio la propria attività, sia per gestire i commenti positivi e negativi che arrivano dalla rete. Per essere vicini a ristoratori e consumatori italiani, in Toscana (e presto si estenderanno nelle altre regioni italiane) è partita una serie di iniziative volute da Fipe e TripAdvisor volte alla sensibilizzazione sul problema delle recensioni false e anche a istruire sull’utilizzo delle piattaforme digitali. “Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte dei ristoratori toscani, per questo insieme a TripAdvisor stiamo lavorando fianco a fianco affinché il progetto si estenda a tutta l’Italia", conclude Aldo Cursano della Fipe.
Si tratta quindi di un ulteriore passo verso la promozione dell’uso consapevole degli strumenti digitali a chiaro vantaggio di ristoratori e utenti finali.