Ristoratori, attenti ai giovani! Il mondo della ristorazione classica sta infatti rischiando di “perdere appeal” nei confronti della fascia più consistente della clientela del fuori casa. I dati dell’osservatorio Crest di The Npd Group per i consumatori fuori casa nella fascia d’età 18-34 anni lo certificano: «Nell’ultimo anno - afferma Matteo Figura, responsabile della divisione food service di The Npd Group Italia (nella foto) - le loro visite al bar sono aumentate, mentre al ristorante sono calate in modo significativo: -4,5%. Il calo coinvolge sia i ristoranti tradizionali sia, in misura ancora maggiore, le pizzerie, mentre i ristoranti etnici fanno registrare un seppur minimo incremento». Quali le ragioni di questa disaffezione? «Un dato importante è la crescita dell’edonismo come motivazione per l’uscita - spiega Figura -: la conseguenza è che i giovani si rivolgono in misura crescente verso quei locali e quelle formule che si danno un’immagine moderna e la promuovono sui social. Piacciono le location alla moda e i nuovi format, a partire dalle catene cosiddette fast casual, che offrono una esperienza di consumo per loro gratificante permettendogli allo stesso tempo di contenere la spesa». La strada per recuperare terreno nelle grazie dei millennial passa per l’innovazione: «I bar lo hanno dimostrato: avendo rinnovato i locali e l’offerta molto più di quanto hanno saputo fare i ristoranti, si sono conquistati l’attenzione dei giovani, sottraendo clienti ai ristoranti».
I millennial? Attratti dalle mode
La ristorazione classica fatica a conquistare le preferenze della clientela giovane, che subisce il “fascino” dei nuovi format, spesso di catena, specie se attivi nella comunicazione sui social