Non una cantina qualsiasi. E, soprattutto, non un winemaker qualsiasi. Parliamo della Cantina di San Michele Appiano, la più grande per estensione dell’Alto Adige con i suoi 370 ettari e 340 soci, e di Hans Terzer, considerato tra i migliori “bianchisti” in circolazione (è stato tra i primi a lanciare in Alto Adige il Sauvignon). È a lui che si deve in larga parte il successo di una cooperativa di viticoltori che, negli ultimi anni, ha raccolto premi e riconoscimenti a mani basse e si è conquistata la reputazione di Formula 1 dei white wines. I numeri, d’altronde, non mentono: oltre 17 milioni di fatturato (2015) e un incremento del 7% rispetto l’anno precedente. La produzione viaggia sui 2 milioni di bottiglie con una focalizzazione sul fuori casa: oltre il 90% dei volumi finiscono infatti alla ristorazione (circa 7mila i clienti horeca della cantina). La distribuzione è assicurata da un centinaio di agenti plurimandatari coordinati dalla Sama di Milano. Diverse le linee in portafoglio: la Linea Classica, contraddistinta da un ottimo rapporto qualità-prezzo, la Linea Selezione con vini ottenuti da zone vocate come il Pinot Bianco Schulthauser o il Riesling di Montiggl, e la Linea Sanct Valentin, fiore all’occhiello dell’azienda, riservata ai vini più prestigiosi prodotti delle migliori uve dei vitigni locali. La gamma è completata dal Comtess, vino da dessert.
Terzer non è solo famoso per aver individuato i vitigni più adatti per valorizzare al meglio le prerogative dei singoli terroir della cantina, ma anche per essere un creatore di nuovi vini. Come Appius 2011: un’elegante ed esclusiva cuvée con ingrediente principale il Sauvignon, che rappresenta il top di gamma. La cantina è molto attiva anche sul fronte promozionale: durante l’anno vengono organizzate numerose visite da parte di ristoratori presso il quartiere generale di Appiano con l’obiettivo farne conoscere la filosofia e di fidelizzarli ai vini della casa e l’anno scorso c’è stato il lancio di “Sogni estivi”, evento che ha visto tre grandi chef (Caputo, Hinter e Portinari) mettere a punto ricette in abbinamento a vini della cantina. Esperienza che verrà replicata anche quest’anno.