Le polpette svedesi fanno carriera: arrivano in città i ristoranti targati Ikea

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Sono polpette ormai celebri, tanto da poter diventare la colonna portante di ristoranti sempre firmati Ikea ma con vita propria, indipendenti dai maxi-store e quindi facilmente raggiungibili perché piazzati nel centro delle città.
Le voci di un prossimo debutto di Ikea nel mondo della ristorazione si moltiplicano alimentate da segni tangibili, a cominciare dall’intervista di Gerd Diewald, capo della divisione Food dell’azienda, al mensile Fast Company. “Abbiamo sempre definito le polpette il migliore venditore di divani perché è difficile fare affari con una clientela affamata” ha dichiarato Diewald, sottolineando quando sia importante la ristorazione nel business dell’azienda.

I pasti serviti ogni anno sono 650 milioni e dal cibo la società oggi ricava circa 1,8 miliardi di dollari, molti in assoluto ma pochi se si pensa che sono meno del 5% del totale degli incassi. Va però aggiunto che, sempre secondo Diewald, circa il 30 % dei clienti dei ristoranti viene nello store solo per mangiare e questo è un dato che non può essere sottovalutato.

Ikea ha già "tastato il terreno" aprendo ristoranti temporanei a Londra, Parigi e Oslo e lo scorso anno ha “ristrutturato” la ristorazione interna ai megastore l’introduzione di nuove pietanze green (ora le polpette sono anche vegane) e un radicale restyling degli spazi divisi in tre aree tematiche: per famiglie, per giovani e per spuntini veloci.

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