Per i distributori di bevande, il 2023 è stata un’annata di ottima vendemmia, con incrementi a due cifre nelle vendite di vino alla ristorazione: secondo i dati dell’Osservatorio Tracking Grossisti di Circana Italia, infatti, il vino ha chiuso l’anno con un +12,9% a volume, mentre le bollicine sono arrivate al +21,9%.
«Un risultato - spiega Virgilio Romano, Client service director di Circana - frutto di un ritorno alla normalità, legata però più all’aumento delle visite che a una maggiore propensione al consumo di vino. La ristorazione ha comunque registrato risultati migliori rispetto al bar». Nella seconda metà dell’anno tuttavia lo slancio si è decisamente attenuato: «La prima parte del 2024 ha confermato questo rallentamento della crescita - conferma Romano -, tanto che per il vino ci aspettiamo di chiudere l’anno sugli stessi volumi dell’anno precedente, se non con un paio di punti di flessione. Le bollicine, invece, potrebbero registrare una lieve crescita».
Il bianco ha ulteriormente rafforzato la propria indiscussa leadership di mercato, mettendo a segno un incremento di volumi del 17,6% contro il 15,2% del rosso: «Si tratta di un trend di lungo periodo - afferma Romano - legato da una parte alla maggior facilità di beva e dall’altra a un minor grado calorico». Parti invertite invece per quanto riguarda i dai a valore, per effetto di un lieve calo nel prezzo medio di acquisto al litro del bianco (3,96 euro contro i 4,27 del rosso). Da segnare la ripresa delle vendite di fusti, che nel 2023 hanno messo a segno un incremento a volume del 16,6% contro il 10,6% dei vini in bottiglia.
L’attenzione alla categoria vino da parte dei distributori è sicuramente in crescita: «I grossisti - spiega Romano - hanno investito sia per aumentare competenze e preparazione, sia per ampliare gli assortimenti. E il risultato è che il vino ha un peso crescente nei loro fatturati». ≈