Venti giovani talenti della cucina, affiancati da altrettanti “mentori” di calibro internazionale si sono sfidati alla finale milanese della S. Pellegrino Young Chef, presso la nuovissima The Mall, in Porta Nuova. Una manciata di concorrenti di alto livello, selezionati nelle oltre 3.000 candidature ricevute sul sito dell’organizzazione del contest Fine Dining Lovers.
Lo chef irlandese del Culinary Counter di Dublino ha conquistato il titolo, battendo gli altri 19 finalisti internazionali con il suo “Celeriac baked in barley and fermented hay, cured and smoked celeriac”, a base di sedano rapa: una ricetta con ingredienti umili, di chiara identità irlandese in cui emerge il legame con la tradizione della terra di origine dello chef.
Moriarty è stato premiato da una giuria d’eccellenza, formata da sette chef che costituiscono un punto di riferimento nel panorama gastronomico mondiale: Gastón Acurio, Yannick Alléno, Massimo Bottura, Margot Janse, Yoshihiro Narisawa, Joan Roca e Grant Achatz.
Sul podio, al secondo posto, la peruviana Maria José Jordan con il suo piatto Immortal Technique: Citrus, Rosemary, Gin, seguita dal norvegese Christian André Pettersen che ha presentato il piatto East meets West. La fase finale del talent ha visto sfidarsi giovani che hanno dimostrato tutta la loro passione per il mestiere di chef. Tra loro anche il ventiquatrenne Paolo Griffa, sous chef del ristorate Piccolo Lago di Mergozzo, supportato dalla mentor Cristina Bowerman: il bravo Paolo non si è qualificato per il podio, ma ha dato grandissima prova di maturità e determinazione.
Ristoranti era fra le poche testate italiane presenti e noi abbiamo intervistato Paolo e Cristina, subito al termine della prova. Ecco nel nostro video i loro commenti a caldo.