Si chiama Ecrudo ma non propone solo piatti crudi. Il nome vuole piuttosto rimandare all’idea di vero, primordiale, originario, senza orpelli.
Ecrudo fa parte di un concept della società Italy First e ha l’obiettivo di trasmettere lo stile di vita e l’eleganza italiani, non solo nel fine dining ma anche nella gastronomia-bistrot d’eccellenza e nell’hotellerie di lusso.
Il progetto nasce dalla creatività di Alessandro Agrati, architetto e art director milanese. “È un luogo dedicato al cibo - afferma - un posto in cui buon cibo e buon vivere elevano il concetto di "stare bene” e lo dilatano nel tempo. La fretta, da Ecrudo, non esiste. Siamo tornati alle persone per riposizionarle al centro e per persone intendo l’ospite, ma anche lo staff che se ne prende cura”.
Lampade essenziali, con elementi naturali come la corda grezza, colori in tutte le varianti del beige, del tortora fino ai marron glacés e cento posti distribuiti su più ambienti: da quello iniziale, più informale, dedicato all’aperitivo e delineato sul grande banco bar, passando per la zona disegnata per il fine-dining più classico, per finire con il caveau-salotto, più appartato, silenzioso, arricchito con comode sedute in velluto di seta.
La cucina è affidata ad Angelo Mancuso con il coordinamento di Umberto Vezzoli, executive chef di tutto il Gruppo Italy First. Lo chef Mancuso, napoletano, classe 1983, si è fatto apprezzare nelle cucine di ristoranti in hotel 5 stelle di Londra, Firenze, Ravello, Gstaad, si è poi stabilito a Milano dove ha lavorato con Elio Sironi. Predilige una cucina fatta di sapori concentrati dal sole, dal mare e dalla terra. Un percorso di gusto che valorizzi il reale concetto di chilometro corto.
Insieme a Vezzoli hanno voluto per Ecrudo un cucina “primaria”. “Quella di Ecrudo – afferma Vezzoli – è una cucina fortemente basata sull’agricoltura integrata. La nostre proposte sono intimamente legate alla tradizione italiana e puntano sui principali ingredienti della cucina mediterranea. Il crudo, o il “non troppo cotto”, è veloce e vitaminico, adatto per fare il pieno di sostanze nutritive e godere dei benefici che la natura spontaneamente offre”.
La cantina di Ecrudo è curata dal sommelier piemontese Piero Sattanino che si è concentrato sulla buona enologia italiana, scegliendo aziende e produttori in alcuni casi poco noti così come piccoli Vignerons, tutti di alta qualità e con un giusto rapporto qualità/prezzo. “Particolare attenzione – spiega Sattanino - è stata posta su produttori in alcuni casi anche non certificati, ma che esprimono il proprio prodotto in modo biologico, prediligendo sostanze naturali. Dove possibile abbiamo elencato le uve usate per la vinificazione, con accenni geografici, denominazioni, nome del vigneto o il “Cru”, il “millésime” e il nome del produttore. Tante le regioni italiane rappresentate. Ampio risalto è stato dato anche ai vini Spumanti Italiani a Metodo Classico e Charmat rafforzati dalla presenta di alcuni Champagne di qualità. La Carta dei Desserts proporrà l’abbinamento con i vini e gli spirit più adatti ad accompagnare le proposte dello Chef pasticcere”.
Per conoscere Ecrudo si potrà approfittare delle prossime serate a tema che saranno promosse insieme ai migliori produttori internazionali. Si partirà con due classici: Caviale&Champagne e il Tartufo.
Ecrudo è in via Savona 11 / Milano
+39 02 8339 0006