la prima edizione del “Tassello d’Oro”, premio enologico internazionale dedicata ai vini da agricoltura sociale, si è tenuta a Gorizia, all'interno della manifestazione “Gusti di Frontiera”.
Vini “solidali”, dunque, che vengono premiati per la prima volta grazie all’impegno del Consorzio di cooperative sociali “Il Mosaico”, che opera tra l’Isontino e la Bassa friulana.
Il primo premio – consegnato dal sindaco di Gorizia, Ettore Romoli - è andato al “Carmenoire”, un Alto Mincio rosso del 2008 prodotto dalla cooperativa agricola sociale “Eno Caccia” di Pozzolengo (Brescia). La cantina nasce dalla “Comunità Lautari”, fondata nel 1992, specializzata nella disintossicazione e riabilitazione delle persone dipendenti da alcool e droghe, che attraverso questa iniziativa sta dando la possibilità ai ragazzi ospiti della “Comunità Lautari” di realizzare, tramite il lavoro nelle vigne, un percorso di riavvicinamento alla natura e alla vita sociale.
Il secondo classificato è il Rosso San Colombano della cooperativa agricola sociale “I Germogli”, di San Colombano al Lambro (Milano). Infine terzo posto per il “padrone di casa”, il bianco Friulano Doc Isonzo “Morus Morar”, prodotto dalla cooperativa sociale “Contea” (Gorizia) nell’ambito di un progetto che coinvolge il Comune di Moraro (Gorizia) e l’Azienda sanitaria del territorio. Menzione d’onore all’Anfass, per un Collio bianco del 2014.