Scuole alberghiere contro lo spreco alimentare. Laboratorio Tortellini premia le migliori ricette

“I laboratori a tavola - Il buono che avanza” è il tema del contest che Laboratorio Tortellini (Surgital) ha promosso quest'anno tra le scuole alberghiere italiane al fine di sensibilizzare studenti e docenti sul tema dello spreco alimentare in cucina. L'iniziativa, che si ripete ogni anno con focus diversi, ha visto, in questa edizione, la partecipazione di ben 36 classi, con allievi nonché futuri cuochi che hanno riflettuto ed elaborato idee e spunti e  quindi ricette davvero interessanti. A giudicarle una giuria composta da grandi esperti di gastronomia: la presidente di Surgital Romana Tamburini, il presidente dell'associazione professionale cuochi italiani Roberto Carcangiu, il team chef coordinator di De Gusto, l’Ateneo della Pasta, Fabio Lorenzoni, il giornalista Luigi Franchi e Valentino Marcattilii, chef del ristorante bistellato San Domenico di Imola.

A meritare il podio sono stati:

1° CLASSIFICATO: istituto IPSSEOA G. Minuto di Marina di Massa, classe IV CD, con Gran Gnocchi di Patata in “il buono che non immagini”. Un piatto nato per ridurre lo spreco di pesce, che prevede l’utilizzo del carapace delle mazzancolle. Nelle foto in alto il piatto è quello al centro.

2° CLASSIFICATO:  I.S.I.S.S. G. Magnaghi-Solari  di Salsomaggiore Terme, classe IV B, con Pappardelle con vellutata e polpettine di prosciutto crudo e cialde di sedano verde. Un piatto ideato per minimizzare lo spreco di carne, che prevede l’impiego del gambetto di prosciutto quando non è più possibile affettarlo con l’affettatrice. Il piatto a sinistra nella foto in alto.

3 ° CLASSIFICATO: istituto IPSSEOA Sigismondo Pandolfo Malatesta, classe IV C, conAlternativamente buono. Un piatto nato per ridurre lo spreco di verdura, che prevede l’utilizzo di torsoli e foglie di cavolfiore. Il piatto a destra nella foto.

«Il buono che avanza è uno dei progetti di formazione a cui Surgital tiene in modo particolare, che permette all’azienda di trasmettere la tradizione italiana della pasta fresca alle giovani generazioni, toccando ogni anno temi imprescindibili quando si parla di ristorazione di qualità - ha detto Romana Tamburini -. Un’occasione per formare e promuovere la conoscenza sui prodotti e sulla cultura gastronomica con gli chef di domani, e un’opportunità per i ragazzi per misurarsi con le loro capacità, facendosi guidare da esperti di alto livello».

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