
La maison Rêver Ouanalao è una piccola realtà indipendente che produce nella Côte des Blancs, zona d’eccellenza dello Champagne, il cui nome trae ispirazione dalla parola caraibica "Ouanalao", antico nome dell’isola di Saint-Barthélemy, richiamo al sogno e all’evasione.
Fondata da una giovane generazione di viticoltori con un forte legame alla terra e una visione contemporanea della produzione, l’azienda lavora principalmente con chardonnay e pinot noir provenienti da parcelle Premier e Grand Cru, con un approccio orientato al rispetto dell’ambiente e a pratiche enologiche non invasive. Le cuvée sono pensate per valorizzare l’identità territoriale, il lavoro in vigna e la precisione in cantina.
La linea di Champagne Rêver Ouanalao firmata Saint Barth comprende attualmente quattro etichette.
Il Brut Tradition (50% Pinot Meunier, 30% Chardonnay, 20% Pinot Noir), il Réserve (50% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier), il Blanc de Blancs (100% Chardonnay) e il Rosé (50% Pinot Meunier, 30% Chardonnay, 20% Pinot Noir).
Tutte le cuvée nascono a Monthelon, un piccolo villaggio nel cuore dei Coteaux Sud d’Épernay, e sono vinificate da Sylvain Pienne, “propriétaire-récoltant”, per conto della famiglia Signorini e, in particolare di Filippo Signorini.
Degustazione – Rêver Ouanalao “Tradition” Brut
Assemblaggio: 70% Pinot Noir, 30% Chardonnay
Dosaggio: Brut (6 g/l)
Vinificazione: Fermentazione in acciaio inox, affinamento sui lieviti per 36 mesi
Grado alcolico: 12% vol
Colore dorato chiaro con riflessi paglierini brillanti. La spuma è fine e persistente, con un perlage sottile e regolare, indice di una lunga presa di spuma e di un affinamento ben condotto.
Il bouquet si apre su toni eleganti di frutta a polpa gialla (mela renetta, pesca bianca), seguiti da leggere note agrumate di cedro e pompelmo. A seguire, emergono sentori di pasticceria fine (brioche, sablé) e una sfumatura leggermente tostato-speziata (nocciola, pepe bianco). L’insieme è preciso, nitido, con una componente minerale sul finale che richiama i suoli calcarei della Côte des Blancs.
Attacco fresco e teso, sostenuto da una buona acidità lineare e da una bolla cremosa ma dinamica. La struttura del pinot noir apporta ampiezza e materia, mentre lo chardonnay regala verticalità e precisione. Il sorso è equilibrato, asciutto e sapido, con un finale persistente su ritorni agrumati e un elegante tocco salino. Ottimo bilanciamento tra tensione e rotondità, che lo rende versatile sia in apertura sia a tutto pasto.
Gli abbinamenti
Perfetto come aperitivo, si esprime al meglio in abbinamento a tartare di salmone, carpacci di pesce bianco o tonno, crostacei grigliati o formaggi a pasta molle. Interessante anche con piatti di cucina asiatica delicata (sashimi, ravioli al vapore).