Evolvere da ristorante a “centro servizi”. Con un pizzico di fantasia e buone partnership

Promozione –

Stabilire accordi di collaborazione con gli esercizi commerciali limitrofi può portare grandi vantaggi sia in termini di fidelizzazione della propria clientela, sia di fatturati aggiuntivi. Occorrono un minimo di organizzazione, flessibilità e voglia di sperimentare

Chi sta fermo è perduto. E questo è tanto più vero quando il mercato non tira, i clienti entrano meno o si dirigono verso ristoranti che offrono prezzi bassi o location alla “moda”.
È il momento di inventarsi qualcosa, di promuoversi. Promozione viene dal latino promotus, participio passato di promovère: indica l'atto di eccitare, ossia muovere l'animo altrui a fare una cosa, atto con il quale si eleva una persona, la si fa progredire, le si conferisce grado e dignità maggiore. Questo è ciò che dobbiamo fare per i nostri clienti. Promozioni quindi non come sconti, ma come metodo per creare valore per la propria azienda ristorativa.

Servizi aggiuntivi
Perché non pensare ad esempio a partnership con professionisti e artigiani che arrivano da altri settori per poter offrire dentro il proprio locale altri servizi? Si potrebbero offrire la vendita e/o la consegna di libri preordinati, piccoli lavori di riparazione sartoriali da consegnare durante il pasto, per poi poterli ritirare riparati nei giorni seguenti sempre al momento del pasto. Oppure il pagamento di bollette, bolli o quant'altro attraverso una rivendita vicina. Nelle location in prossimità di arterie stradali, perché non offrire un servizio di lavaggio o piccole riparazioni all'auto durante la sosta al ristorante?
Altre idee: servizi di lavanderia, con consegna e ritiro degli abiti in ristorante, così come per calzolai e copia di chiavi.
Sempre nell'ottica dell'attività ristorativa non come mero punto di vendita di cibo ma come luogo di “raccolta e offerta” di servizi si potrebbe dar vita a un punto d'ordine per la spesa per il giorno dopo, con moduli prestampati da consegnare a fine pasto, aiutando così i negozi di alimentari che
consegnano a domicilio a creare un mercato nuovo.

Fare sistema, nel rispetto delle competenze
Dal punto di vista economico/organizzativo, si possono fare accordi in base ai quali gli artigiani, ad esempio, si fanno carico della modulistica e della riconsegna della merce, mentre al ristoratore spettano raccolta ordini ed eventuale consegna all'artigiano. Andrà poi stabilita una fee su ogni lavoro concluso, tenendo conto dei prezzi di mercato.
Il concetto deve essere per entrambe le parti quello di portare a casa fatturato aggiuntivo.

Aprirsi all'esterno
La seconda opportunità consiste nell'uscire voi dal ristorante con il vostro cibo per aiutare gli altri artigiani ad aumentare i servizi. Ad esempio concludendo accordi di partenariato con panetterie, peschiere, fruttivendoli, utilizzando le loro materie prime per produrre i pasti o creando dei piatti ad hoc, legati a quella tipologia di negozio: vegetariani, di pesce, di carne ecc. O ancora: consentire alle pasticcerie di offrire un momento di consumo legato al mondo del salato caldo o alle clienti dei parrucchieri la possibilità di consumare un piatto appetitoso mentre si è in attesa. I vantaggi? Avere altri punti vendita senza costi aggiuntivi e vendere i propri piatti a prezzi più convenienti.

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