Come ormai quasi tutti, anch'io leggo le recensioni su tripadvisor et similia prima di decidere dove andare a mangiare. E come tutti i consultanti accorti, cerco di non farmi influenzare troppo dagli eccessi, né dagli insulti né dalle lodi sperticate, spesso riferiti al medesimo locale. Insomma, faccio la tara fra le negative e le positive esercitando al massimo l'arte della lettura tra le righe.
Con ancora maggiore attenzione leggo le risposte dei ristoratori: valuto la plausibilità delle spiegazioni, le ammissioni, le eventuali scuse e le correzioni delle verità affermate dal cliente e che a volte sono talmente efficaci da giungere a neutralizzare giudizi terribili. È la famosa “altra campana” che andrebbe sempre sentita e quindi scritta.
Purtroppo la non risposta alle osservazioni negative è un errore frequente e grave perché avalla quanto scritto dalla controparte. Il ristoratore non risponde alle recensioni perché le sottovaluta, ha poca confidenza con il web, pensa di avere altre cose più importanti da fare. Inutile dire che è un errore gravissimo: la gestione della web-reputation è ormai importante al pari di tutte le attività vitali del ristorante.
C’è chi si toglie il pensiero affidandosi a professionisti della risposta come RepUP, 30 euro al mese per la tariffa base e passa la paura; meglio che non rispondere secondo me. L’ideale, però, rimane la risposta del diretto interessato. Magari dando un occhio alle dritte che vi darò la settimana prossima.