Lenticchie di Castelluccio, oltre il Natale

Hanno buccia sottilissima, con chicchi di diverso colore. Possono essere cotte senza ammollo e al palato sono molto saporite. Per queste loro caratteristiche sono adatte a tantissime preparazioni

Le Lenticchie di Castelluccio Igp sono piccole, tigrate, con chicchi di diverso colore: verde chiaro, verde scuro, rosso, giallo e marrone. Di qualità eccellente, hanno la buccia sottilissima e possono essere cotte senza ammollo. Sono molto gustose e sono adatte a tutte le preparazioni.

E sono anche un esempio straordinario di resilienza. Sono infatti tra le pochissime piante capaci non solo di adattarsi a convivere con i loro sfruttatori, ma addirittura di sfruttarli. Sono coltivate senza uso di diserbanti perché i piani carsici di Castelluccio, nel Parco dei Monti Sibillini, si trovano a 1.500 metri di altezza, una quota irraggiungibile dal tonchio, le cui larve si nutrono di questo legume. A causa però della coltivazione biologica, ogni primavera i campi vengono assediati da piante infestanti, ma le lenticchie finiscono per utilizzarle usando i loro fiori come tutori per alzarsi dal terreno. Il risultato visivo di questa convivenza è l’eccezionale fioritura della Piana di Castelluccio che ogni anno attira almeno 250.000 persone da fine giugno a tutto luglio.

Agricoltura eroica

Recentemente le Lenticchie di Castelluccio sono state minacciate di estinzione dal terremoto che, fra agosto e ottobre del 2016, ha colpito l’Umbria. Infatti - oltre che risultare praticamente distrutto il paese - è stata interrotta la strada che da Norcia porta a Castelluccio, per i danni subiti dalla Galleria di Forca Canapine. In conseguenza di ciò, gli agricoltori di Norcia non sono riusciti per parecchio tempo a raggiungere la loro terra e si è rischiato di dover interrompere le semine. I contadini hanno dovuto far manifestazioni e proteste, con caroselli di trattori attorno alle mura di Norcia, ma alla fine la favola delle piccole Lenticchie di Castelluccio è finita bene e la produzione è ripresa tornando a essere una vera risorsa per la comunità locale, con 60 aziende agricole che ne producono circa 5.000 quintali all’anno su 700 ettari e con un giro d’affari che arriva a 4 milioni di euro l’anno. Un’altra speciale caratteristica della gestione della Piana di Castelluccio è la coltivazione secondo i criteri della Comunanza: se è vero che le piante appartengono ai singoli contadini, la terra appartiene alla collettività. Ogni produttore infatti coltiva e raccoglie le sue lenticchie ma, conclusa la campagna, il terreno è lasciato a pascolo libero, aperto a tutti secondo gli usi civici.

Le Proprietà nutrizionali

Le lenticchie hanno un contenenuto calorico di 116 kcal per 100 g di prodotto. I grassi sono 0,4 g %, il colesterolo 0 mg %. I carboidrati sono 20 g %, le proteine il 9 % e la fibra alimentare 8 g %. La quantità di sodio è bassa (2 mg %) mentre è alta quella di potassio (369 mg %). Buono il contenuto di ferro (3,3 mg %) e magnesio (36 mg %). Le vitamine presenti sono C, D, PP e del gruppo B. Tra i componenti di maggior rilievo ci sono anche gli isoflavoni, potenti antiossidanti.

 

Le altre varietà...

Lenticchia di Altamura Igp È detta anche “lenticchia gigante” per le dimensioni. Ha colore verde scuro e, una volta cotta, mantiene una consistenza compatta che la rende ideale come contorno.

Lenticchia di Ustica È la lenticchia più piccola d’Italia e tra le più saporite. È coltivata in modo rigorosamente naturale nei terreni lavici dell’isola dei quali mantiene il colore marrone scurissimo.

Lenticchia di Villalba Si produce in Sicilia, nella provincia di Caltanissetta. È detta anche “lenticchia bionda” per il colore ed è la varietà italiana più grande. Si distingue per la quantità di proteine e di ferro.

Lenticchia Rossa Di origine mediorientale è detta anche “lenticchia egiziana”. Si trova in commercio decorticata (cioè privata della buccia) e per questo cuoce in poco tempo. Poiché in cottura tende a disfarsi risulta indicata per puré, creme e salse, meno come contorno tal quale.

Lenticchia di Onano Viene coltivata nei terreni vulcanici della provincia di Viterbo ed è chiamata anche la “lenticchia dei Papi”. Ha colore marrone chiaro con buccia striata. Al palato è delicata e dolce.

Lenticchia di Mormanno Viene coltivata sul Massiccio del Pollino in Calabria. È una lenticchia piccola e policroma (marrone, rosa, beige, verde), si distingue per l’alto contenuto in proteine.

 

In viaggio con Ristoranti nell'Italia delle specialità alimentari.
Da conoscere, usare, valorizzare

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome