A Milano apre “Marrarà”, bistrot di cucina mediterranea

marrarà
Christian Busca, Chef di Marrarà, propone una singolare fusion siculo-piemontese

Apre a Milano Marrarà, bistrot caratterizzato da una cucina tipicamente mediterranea. Il nuovo locale sorge a Porta Nuova, non lontano dai grattacieli della Milano che guarda al futuro. E al futuro guarda anche la tecnica dello chef Christian Busca.

Biellese di origini ma siciliano d'adozione, Busca racconta nei piatti le sue origini piemontesi combinate con la tradizione siciliana:  Tonno, panelle e bagna caoda; Plin, calamari e pomodori secchi; Baccalà, polenta e taggiasche; Gambero rosso, foie gras e fichi; Acciughe, tartufo bianco e olio sferificato. Piatti semplici ma raffinati e sempre composti da soli 3 ingredienti: una cucina in continua evoluzione che offre ai propri ospiti – non più di 40 e 45 a sera – una ricerca sempre attenta di prodotti di qualità disponibili al mercato.

Lo chef’s table

Il bancone centrale di Marrarà, che ospita l’intera cucina a vista sprovvista di qualsiasi barriera, è stato progettato per arrivare a creare un contatto diretto e immediato con lo chef e la sua brigata in modo da poterli osservare all’opera, avviare un dialogo, chiedere consigli sul menu, condividere assaggi gourmet e degustazioni golose direttamente dalla cucina, vera anima ed essenza di tutto il locale. 15 postazioni attorno al bancone lo rendono così uno chef’s table allargato e dinamico, dove lo chef stesso improvvisa assaggi gourmet da abbinare ai drink durante l’aperitivo. Può anche essere utilizzato per una pausa pranzo veloce o per una cena con amici più divertente e informale.

Il Beverage

Anche la carta dei vini e le proposte di cocktail sono una scoperta: si va dallo champagne millesimato ai gin ricercati e ai super alcolici originali scelti dal bar manager Andrea Boscolo, originario di Biella, che vanta un ottimo percorso esperienziale nei locali e ristoranti più rinomati della città.

L'arredo

L’ambiente, caldo e accogliente, è stato concepito in linea con la filosofia dello chef e si caratterizza da un design contemporaneo che si contrappone alla rigorosa geometria dello spazio fortemente identificato dalle linee della boiserie in legno e pietra grigi. L'ospitalità punta anche sulla morbidezza del velluto delle poltroncine e delle sedute in rosso Borgogna, la sinuosità delle curve dei lampadari adorni di fiori realizzati artigianalmente da maestri vetrai, la trama dei tendaggi delle ampie vetrate, gli ottoni che ricordano le antiche dimore siciliane.

 

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