Al via Vinitaly 2023, con più di 1000 super-buyer esteri di vino italiano

vinitaly 2023
Tema centrale di questa edizione sarà il contrasto alle fake news sul vino

Ultimi preparativi per Vinitaly 2023.  Questa 55ma edizione si svolgerà, come sempre, a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Rispetto al 2022, i numeri dell'evento sono cresciuti del 43%, un indubbio effetto della cessazione dell’emergenza sanitaria e del desiderio globale di ripresa.
(Leggi qui i nostri articoli sul Vinitay).

Tra i 68 Paesi rappresentati spiccano le delegazioni di operatori e importatori profilati da Stati Uniti e Canada, con un contingente che supera complessivamente i 200 top buyer. Ma la grande attesa è per la Cina che, dopo i lockdown, appare pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente. A Verona giungeranno 130 responsabili acquisti tra i quali i primi venti importatori nazionali per volume e valore.

Durante le quattro giornate si susseguiranno numerosi gli incontri sui temi del vino e delle vitivincoltura, per un settore che nella bilancia commerciale italiana vale un export di 7,4 miliardi di euro, secondo dati dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia. Durante questa edizione, verrà dato un particolare risalto al tema del contrasto alle fake news sul vino.

«La strada per la crescita del settore è sempre di più l'export - ha dichiarato all’Ansa l'amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese - come emergerà dal rapporto dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia che presenteremo a Roma il prossimo 22 marzo. Un export che negli ultimi 10 anni vede il vino tra i comparti del made in Italy a maggior tasso di crescita e una bilancia commerciale sempre più determinante per il sistema Italia. Per questo Vinitaly 2023 accelera il percorso di rinnovamento del format che, a tendere, sarà sempre più smart e funzionale alle esigenze delle aziende e del settore. Lo scenario competitivo fortemente mutato in questi ultimi due anni ci impone di efficientare le risorse economiche ed organizzative - conclude - per sostenere il posizionamento delle cantine sui mercati».

«Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy – ha commenta sempre all’Ansa il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo -. Un deciso cambio di passo, in termini di investimenti e organizzazione, fortemente voluto dalla nuova governance con l'obiettivo di accrescere la competitività di Vinitaly in Italia e nel mondo».

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