Tradizionalmente, la cena di San Valentino è la prima grande ricorrenza dell’anno concretamente significativa per il giro d’affari della ristorazione italiana. Innumerevoli coppie, da quelle formate da teen-agers fino a quelle collaudate da anni, hanno sempre onorato il protettore dei loro sentimenti festeggiando fuori casa, in particolare al ristorante.
Tutto questo fino all’arrivo della pandemia che, nel 2020, ha fatto calare la mannaia su una delle più amate occasioni di uscita serale. Ora, dopo due anni di gelo, finalmente, le prenotazioni per San Valentino sono tornate a salire. Vertiginosamente, verrebbe da dire, dal momento che si sono assestate sui livelli del 2019.
Secondo i dati raccolti da Fipe-Confcommercio, quindi, oggi saranno circa 5,3 milioni gli italiani che questa sera ceneranno a lume di candela negli 130mila ristoranti del Paese.
Da canto loro, ristoratori non si sono fatti trovare impreparati: il 60% dei locali ha preparato menu a tema per una spesa media circa 50 euro a testa. Altre iniziative riguardano l’offerta di aperitivi e cocktail (nel 14% dei locali) e gadget per la clientela (14%). Secondo le previsioni, La spesa complessiva si aggirerà intorno ai 270 milioni di euro.
In più, quest'anno è cresciuto il numero dei ristoratori che hanno pensato agli 8,5 milioni di italiani single che vorranno festeggiare ugualmente anche se da soli. Per loro, menu speciali ed eventi dopo-cena organizzati nel locale o con altri esercenti.
San Valentino
San Valentino di Terni (nato a Terni e martirizzato Roma il 14 febbraio 347) fu un vescovo cristiano. E' venerato come santo dalla Chiesa cattolica, ortodossa e Anglicana.
Secondo la leggenda il santo avrebbe donato a una fanciulla povera la dote per le sue nozze che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi di sostentamento, al rischio della perdizione. In realtà, la festa sostituì a precedente festa pagana dei Lupercalia.
