Da Ambasciatori del Gusto due progetti a sostegno dei ristoratori

Ambasciatori del gusto

Nello scorso mese di giugno, 50 Best for Recovery, progetto internazionale per la ristorazione in difficoltà, ha individuato l'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (Adg) come unica realtà italiana senza scopo di lucro a cui destinare fondi a sostegno dei ristoratori e del loro personale.

Con i 22 mila euro ricevuti, gli Ambasciatori del Gusto annunciano oggi la messa a punto di due progetti di immediata realizzazione volti a dare un supporto concreto a tutti gli associati.
Il primo riguarda la collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Regione Lazio. attivata nel 2019 e considerata preziosa soprattutto alla luce delle difficoltà vissute dal comparto in questi ultimi mesi. L’attività prevede l’attivazione di focus group contingenti alle effettive esigenze degli associati e la realizzazione di webinar tematici con scopi informativi e divulgativi. A questi si aggiunge un servizio di counseling psicologico a tariffe agevolate riservato agli associati Adg.
Si tratta di un progetto pilota, il primo in Italia che avvicina gli studi sui livelli di stress lavoro correlato al mondo della ristorazione, ritenuto particolarmente utile in un momento sfidante come questo.

Commenta David Pelusi, tesoriere dell'Ordine Psicologi Lazio e coordinatore del progetto:
«È importante per noi sottolineare la coraggiosa intuizione della Presidente Adg Cristina Bowerman nel dare il via a questa collaborazione. Da parte nostra accogliamo la prosecuzione di questo progetto con Adg con estrema soddisfazione, con fiducia e con estrema responsabilità. La soddisfazione nasce dal fatto che questa collaborazione che stiamo portando avanti insieme rappresenta una novità nel nostro Paese ed ha l’obiettivo concreto di dare risposte e soluzioni efficaci. Siamo fiduciosi perché la nostra categoria è in grado di mettere a disposizione competenze e fornire strumenti utili sia a livello individuale che organizzativo. Sentiamo anche una grande responsabilità perché è un momento storico/sociale estremamente critico per il nostro Paese e in particolar modo per tutto il comparto della ristorazione e per tutte le famiglie che ne dipendono e il nostro contributo può rappresentare un importante aiuto e sostegno».

Contestualmente sarà presto messo a disposizione degli associati un nuovo servizio di consulenza focalizzato sulla comunicazione aziendale, elemento diventato imprescindibile nella definizione di una strategia di business efficace, a maggior ragione in un periodo in cui “comunicare” significa “esistere”. A questo proposito, nell’intento di aiutare chi oggi non ha gli strumenti e le competenze necessarie a gestire tale aspetto, ma anche di supportare chi è già avanti nell’uso strategico degli strumenti di comunicazione, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e l’agenzia Anonymous, gli associati che ne faranno richiesta potranno usufruire di una consulenza personalizzata che include: uno screening della propria comunicazione online e offline; una scheda di suggerimenti volta a migliorare la qualità delle azioni messe in campo; alcune ore di affiancamento personalizzato. Tra tutte le realtà affiancate ne verranno poi selezionate alcune a cui verrà garantito un mese di consulenza a titolo gratuito.

Dichiara Cristina Bowerman, presidente dell'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto: «Ambasciatori del Gusto nasce per dare voce a tutti quei cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticcieri e gelatieri italiani che attraverso il proprio mestiere si sono distinti nella valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare ed enogastronomico. Una categoria che mai come quest’anno ha sofferto e che merita tutto il nostro aiuto per ripartire. Per questo vogliamo mettere subito a frutto di tutti i nostri Associati i fondi ricevuti dalla 50 Best Organization: sapere di essere gli unici in Italia ad averli ricevuti è motivo di grande orgoglio e ci fa sentire meno soli. La ristorazione italiana, e le persone che la rendono un patrimonio nel mondo, non va abbandonata».

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