Just Eat lancia il “Piatto Buono” per salvare piatti buoni dallo spreco

Piatto buono

Si chiama “Piatto Buono” la nuova iniziativa  di Just Eat per ordinare a domicilio contribuendo alla riduzione dello spreco alimentare. Nei menù dei 35 ristoranti aderenti ora è possibile ordinare a costo scontato un piatto realizzato con prodotti freschi, buoni ma in eccedenza o prossimi alla scadenza. Ogni giorno i aderenti  possono presentare il loro piatto in offerta. Il Piatto Buono è a sorpresa: sarà possibile sapere esattamente cosa conterrà solo quando lo si riceverà al proprio domicilio. Per aiutare gli utenti però, ci sarà una descrizione che indirizzerà sulla sua tipologia. Le adesioni sono aperte.

Il piatto contro lo spreco è offerto dai ristoranti a un costo scontato da 3 a 7 euro, in base agli ingredienti e ai prodotti che potrebbero essere gettati via o che risultano non conservabili per molti giorni.

Ma non è tutto. Per ogni Piatto Buono ordinato, Just Eat ne donerà un altro a comunità e case accoglienza in collaborazione con le Caritas delle città di Milano, Torino, Roma e Napoli grazie a consegne mensili direttamente a domicilio di pranzi e cene. L’idea nasce quindi in continuità con il progetto Ristorante Solidale che dal 2016 recupera eccedenze e piatti solidali da alcuni ristoranti partner di Just Eat, e che ora permette a tutti di contribuire sia a ridurre lo spreco, acquistando e gustando a domicilio un piatto buono a sorpresa, realizzato con ingredienti e prodotti del giorno, sia a donare un piatto a chi ne ha più bisogno insieme a Caritas.

Afferma Monica Paoluzzi, marketing director di Just Eat in Italia: «Siamo entusiasti di lanciare l’iniziativa “Piatto Buono”, con la quale vogliamo continuare il nostro percorso di sensibilizzazione sul tema dello spreco del cibo coinvolgendo anche consumatori e nostri clienti. Siamo anche molto grati ai nostri ristoranti partner delle quattro città che hanno aderito per primi al progetto, e che ci hanno permesso di dare concretezza all’idea importante che da 3 anni insieme perseguiamo: mettere in comunicazione chi prepara il cibo con chi, in questo caso, ne ha più bisogno, contro lo spreco alimentare. Si tratta di un lavoro di squadra che vogliamo portare avanti proprio insieme ai nostri ristoranti, ma dando da oggi anche ai clienti la possibilità di partecipare attivamente con un acquisto responsabile e virtuoso».

Lo spreco del cibo è infatti un tema rispetto al quale Just Eat è attiva su più fronti, da quello dell’impegno quotidiano ai progetti speciali, fino alla ricerca, come nel caso dello studio “Le azioni sostenibili nella ristorazione” * promosso da Just Eat, insieme a LifeGate nell’ambito della ricerca annuale

Da uno studio promosso da “Milano Sostenibile – 3° Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini” emerge una generale sensibilità dei ristoranti verso la sostenibilità, generata anche dall’attenzione dei cittadini verso queste tematiche, seppur con molte aree di miglioramento. Se da un lato infatti le esigenze normative hanno portato un’attenzione crescente sulle problematiche legate allo spreco e generato maggiore consapevolezza su alcune cause all’interno della filiera, come porzioni abbondanti di alimenti, flusso di clienti inferiore al previsto, errori nell’acquisto della spesa da 7 ristoranti su 10, dall’altro sono nate buone pratiche per gestire il fenomeno, come la condivisione con i dipendenti dei cibi prossimi alla scadenza per quasi il 60% dei ristoranti, la creazione di aperitivi o appunto proprio di piatti creativi e speciali con ingredienti del giorno o in abbondanza.

I Piatti Buoni sono preparati da questi Ristoranti Solidali aderenti all’iniziativa:

Per saperne di più e consultare i ristoranti aderenti: ristorantesolidale.it/piattobuono

 

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