La Pergola del Rome Cavalieri riapre con un look totalmente rinnovato

Il restyling curato dallo studio parigino Jouin Manku punta tutto sulla natura e sull'ambiente circostante e fa il paio con il nuovo menu di Heinz Beck

Dentro e fuori: la Pergola del Rome Cavalieri di Roma riapre dopo una chiusura durata sei mesi con un nuovo look, sia all'interno, nelle elegantissime sale, sia all'esterno, sulla terrazza che domina la Capitale. Un radicale rinnovamento, con un progetto che, racconta lo chef Heinz Beck, ha impegnato per ben cinque anni la sua squadra e Jouin Manku, lo studio parigino di architettura e design fondato da Patrick Jouin e Sanjit Manku che ha curato il restyling. «Ci siamo conosciuti nel 2019 e siamo subito entrati in sintonia - racconta lo chef tre stelle Michelin - ma dopo poco è arrivata la pandemia e i nostri progetti si sono arrestati per quasi un anno e mezzo. Quindi abbiamo ripreso e oggi siamo qui a presentare questa nuova versione della Pergola».

In questi nuovi spazi, materiali come il travertino, l’alcantara, la terracotta e la seta si fondono creando per i visitatori un ambiente caldo ed accogliente. «L'ispirazione - raccontano i progettisti - arriva proprio dalla vista che si apre dalla terrazza della Pergola. Il color terracotta dei tetti di Roma, il verde e la naturalità dei pini, il travertino che caratterizza l'architettura di larga parte della città». Linee leggere e sinuose, arredi tutti customizzati, con l'obiettivo di valorizzare l'accoglienza in quello che è l'unico ristorante che può vantare le tre stelle Michelin nella Capitale. Ma anche di integrare elementi della collezione artistica della proprietà, dai quadri del Settecento ai vasi di Gallè, a cui è dedicata una bellissima vetrina. L’atmosfera è resa ancora più intima grazie alla luce, che attraverso il tessuto ondulato sul soffitto illumina sottilmente tutte le aree del ristorante. Importante anche il lavoro compiuto sulla terrazza, che acquista nuova luce e bellezza con le alte vetrate aperte.

Anche nella cucina lo chef annuncia dei cambiamenti. «Questi sei mesi per noi non sono stati di vacanza, ma di studio del nuovo menu, che vuole rappresentare una coerenza con l'estetica del progetto, riprendendo gli elementi naturali che lo contraddistinguono». La filosofia di fondo è quella che ha sempre animato la ricerca dello chef di origini tedesche, che si basa sui concetti di salute, benessere e cucina circolare con l’impiego al 100% delle materie prime in tutte le sue componenti. L'impegno è quello di ridurre a zero gli scarti e una sempre maggior ricerca sui processi biologici o enzimatici già esistenti in natura, valorizzati attraverso le tecnologie più all'avanguardia. Tra i nuovi piatti, "0,1%" è quello che meglio  rappresenta il messaggio che Chef Beck vuole trasmettere: il nome 0,1% è la percentuale dello spazio occupato dall'uomo rispetto alla biomassa mondiale; nel piatto la narrazione è affidata a un sampietrino circondato da erbe spontanee.

Marco Reitano, storico chef sommelier de La Pergola, sottolinea come sia stato grandissimo il lavoro di selezione e customizzazione anche degli elementi della mise en place. Molti gli elementi ideati e realizzati appositamente per La Pergola, dai vasi di fiori in ceramica creati a mano da Madlen Ceramics, un’artista romana di Trastevere, ai piatti di attesa di Feeling’s - marchio francese specializzato nella produzione sartoriale di ceramica di Limoges - e si caratterizzano per il motivo floreale che ritroviamo ricamato anche sulla seta delle pareti delle nicchie. Anche la posateria è stata attentamente selezionata e, tra le varie proposte, per il salato è stata scelta la linea Infini di Christofle dalle linee morbide ed essenziali mentre per le portate dolci, sempre in linea con il tema botanico, è stata scelta la linea Jardin d’Eden in cui ogni posata riporta incisioni di un intreccio di viti, piante e fiori.

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