Flexitariani o semi-vegetariani se preferite, locavori, che si cibano cioè di alimenti prodotti entro 200 chilometri, oppure riduciani, termine coniato da Brian Kateman, ricercatore della Columbia University che ha fondato il movimento riduci-carne. Sono tanti e, diversi, gli stili e le abitudini alimentari che prendono piede in Italia e altrettanti i neologismi che arricchiscono il nostro vocabolario. Un humus sul quale gli esperti costruiscono le loro previsioni e anticipano i nuovi prodotti che entreranno nel carrello della spesa per l’anno a venire.
Cosa dobbiamo aspettarci per il 2019? Al di là delle singole previsioni (in molti scommettono su canapa, cacao, carne vegetale e fermentati), vale la pena sottolineare come la consapevolezza del nostro benessere e dell’ambiente stia influenzando sempre più il modo in cui acquistiamo e mangiamo oggi. Così i guru dei trend alimentari sembrano essere tutti d’accordo nel sottolineare una continua e costante voglia da parte del consumatore di mangiare prodotti più sani, con un’attenzione verso gli ingredienti locali e sostenibili.
Ci troviamo di fronte a una delle tendenze più importanti per il successo di una nuova attività di ristorazione (non perdete sul prossimo numero di Ristoranti i 7 trend individuati dal Sirha e Food Service Vision). Non più una direzione di lavoro consigliata, ma una necessità, soprattutto per i clienti che sempre di più scelgono ristoranti che fanno della sostenibilità una filosofia quotidiana!