La moda si fa mangiando

Armani Dubai
Moda e ristoranti. Le belle unioni non mancano di certo. Eccone alcune

Si compra e si mangia. O meglio, si mangia e poi si compra. Giorgio Armani lo ha capito prima di tutti. Nel 1998 ha dato il via a un progetto che funziona alla perfezione ancora oggi nelle sue boutique in tutto il mondo.

Un format con negozio di abbigliamento di lusso e annessa alta ristorazione in locale eleganti, confortevoli e in cui il buon cibo realizzato con materie prime di altissimo livello garantisce una splendida pausa con vista moda.

 «Ho sempre voluto che il marchio Armani diventasse espressione di un’idea dello stile come lifestyle, della semplicità sofisticata come segno di eleganza in ogni ambito e il cibo che è uno degli elementi più importanti della vita quotidiana non poteva mancare», sottolinea Armani. Che è partito da Parigi per continuare con Milano, Dubai, New York, laddove i suoi amati tortelli alla piacentina non possono mancare, ma in cui la cucina internazionale la fa da padrona. Imperdibile il suo club sandwich.

Milano impera Se Armani è stato lungimirante e attento, oggi la sua visione è diventata tendenza perché le grandi maison della oda hanno capito che una sosta più lunga, accompagnata da una gustosa pausa pranzo può condurre all’idea dell’acquisto più importante, quello del capo di abbigliamento.

Che ha un’offerta mostruosa attraverso il commercio on line, gli outlet firmati, le occasioni speciali. Milano in Italia si è fatta promotrice del messaggio e l’ultima tentazione è in corso Venezia dove il nuovissimo Portrait della Lungarno collection (Ferragamo) è bello soltanto da visitare. Lì è nato un cinque stelle lusso con camere che si affacciano su un immenso loggiato, mentre il “Beef bar” affidato al talento dello chef Alberto Quadrio funziona dalla colazione alla cena.

Ralph Lauren

Più intima e accogliente, con un meraviglioso giardino la proposta del colosso americano Ralph Lauren che in via della Spiga, tempio della moda e del lusso, ha aperto il suo negozio su quattro piani. Ma la prima tentazione, gastronomica, è al pian terreno con un’offerta che spazia dalla colazione all’aperitivo serale e un’atmosfera romantica e rilassante.

La cucina di via Della Spiga

La cucina è quella di impostazione americana, dall’immancabile hamburger al lobster, dal Salmon Benedict al’avocado toast. Per finire con un goloso Ralph’brownie.  Curiosa e ampia la proposta di amari, cognac, birre, anch quelle artigianali milanesi (qui sta il tocco di italianità), nel segno di un abbinata cibo e mixology che è convincente. Chi si accomoda ai tavoli di questi meravigliosi caffè non può pensare di cavarsela a buon mercato. Parliamo di lusso e lusso è, anche nella proposta culinaria. Ricalca un po’ lo spirito di Ralph Lauren anche lo spazio aperto, sempre a Milano, in piazza Oberdan da Tommy Hilfiger, il Tommy Caffè. Che è stato risistemato recentemente Un bar interno e un cortile interno, d’estate piacevolissimo nello spazio curato da Riccardo Brotto.

L’aperitivo, Tommy Yammy,  a 20 euro con quattro mini hamburger è da provare. Ma la proposta, assolutamente accessibile, induce a una pausa ristoratrice. Pullet pork sandwich (il cavallo di battaglia) e club serviti con sotto un vinile come piatto, sono i must così come le chips di yucca. Aperto dalle 11 alle 23, funziona bene come cocktail bar, quel su cui punta la maison.

Trussardi

Tornando all’Italia, ma sempre a Milano, è bene ricordare, oltre a Replay in piazza Gae Aulenti e Ravizza in via Hoepli, ormai realtà consolidate, come Trussardi, davanti alla Scala, abbia affidato il suo progetto di ristorazione a un guru (due stelle) come il veronese Giancarlo Perbellini, già presente in città con il locale in via Moscova. Lui guida Cafè e Ristorante.

Bulgari e Romito

Un po’ come successe a Massimo Bottura con Gucci Osteria a Firenze, e, se vogliamo estenderci al settore dell’hotellerie, a Niko Romito chiamato a Milano da Bulgari. Tocchi e ricami stellati su empori dell’alta moda. E se vi capita di trovarvi a Londra toglietevi uno sfizio entrando da Luis Vuitton. Che ha ceduto alla tentazione di aprire dentro il suo spazio di Harrods una splendida pasticceria. Che, sicuramente, vi indurrà in tentazione.

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