Come prevenire i rischi di incendio ed esplosione al ristorante

Pur non essendo ritenute attività "pericolose", i ristoranti devono ridurre i fattori di rischio e mettere in atto le adeguate misure preventive

Rischio incendio
Mettere in atto misure preventive e ridurre i fattori di rischio d'incendio

La ristorazione è un settore in cui la probabilità di insorgenza di un incendio o esplosione è da ritenersi bassa. Inoltre, queste attività non rientrano nelle categorie di strutture che sono sottoposte al controllo da parte dei Vigili del Fuoco, come da normativa vigente in materia di antincendio (eccezion fatta per l’eventuale presenza di cucine a gas con potenza superiore a 116 kw/gas).
Fatta questa premessa, però, il datore di lavoro deve sempre valutare tale rischio, per garantire, ogni giorno, la sicurezza dei lavoratori e della clientela.

Una volta individuata la presenza o meno dei fattori di rischio, il datore di lavoro deve intervenire per tenerli sotto controllo; in particolare, oltre a garantire la conformità di tutti gli impianti (elettrico, gas, estrazione fumi), egli provvederà a definire delle procedure ad hoc da diffondere ai lavoratori, a nominare un numero adeguato di addetti all’emergenza antincendio (che verranno poi formati) e a posizionare gli idonei dispositivi di protezione (es. estintori).

Consigli utili per prevenire il rischio d'incendio

Di seguito un vademecum sui comportamenti da adottare, al fine di ridurre al minimo la probabilità di insorgenza di un incendio e, in caso estremo, di gestire il meglio possibile l’insorgere di un eventuale principio.

  • Impianto elettrico, estrazione fumo e gas (anche se preferibile la cucina elettrica) a norma.
  • Verifica quinquennale dell’impianto di messa a terra.
  • Controllare tutte le componenti degli impianti elettrici, evitando fili scoperti, sovraccarichi di prese e/o ciabatte; esse dovranno essere sollevate e munite di pulsante “on” – “off”.
  • Manutenzione delle friggitrici automatiche, in modo tale che la temperatura 93 sia sempre sotto controllo, con impianto di spegnimento automatico.
  • Pulizia della cappa e dei relativi tubi, al fine di ridurre al minimo gli accumuli di grasso.
  • Stoccaggio adeguato della farina e/o carbonella, garantendo un’aerazione naturale: sollevare i sacchi, pulire il locale e non superare il limite di 300 kg.
  • Utilizzo corretto della farina, in particolare, durante il funzionamento di macchinari (impastatrice): essa deve essere caricata a bassa velocità, usando le palette di raccolta.
  • Evitare di usare funghi riscaldanti, alimentati a Gpl; sono preferibili quelli ad alimentazione elettrica.
  • Ridurre al minimo la presenza di fiamme libere: rispetto del divieto di fumare ed evitare la presenza di candele (anche se decorative) sui tavoli delle sale, ove presenti materiali combustibili (tovaglioli e copri tavoli di carta).
  • Posizionare estintori adatti al tipo di combustibili: ad anidride carbonica per le cucine (sia elettriche che a gas), coperta antifiamma dove siano presenti oli di frittura, estintori a polvere o idrici per la sala.

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