Iter: cucina e cocktail da Milano al resto del mondo

A settembre ha inaugurato sui Navigli Iter, un percorso di viaggio che promette di sposare piatti e spiriti di casa nostre con le tradizioni estere

Si è autoproclamato “cocktail bar fusion”. Mescola cucina e cocktail, tradizioni italiane ed estere. In un Paese di santi, poeti e navigatori ha aperto Iter, viaggio condotto dal bar manager Nicola Scarnera e Flavio Angiolillo, socio fondatore di alcuni dei più innovativi locali milanesi: Mag Cafè, 1930, Backdoor43 e Barba. La filosofia di Iter ruota intorno al suo sottotitolo: “From Italy to the World”, un percorso tra aromi e sapori che si prefigge di toccare ogni angolo del mondo. Il locale sorge in un angolo caratteristico di Milano, una pepita alle spalle del Naviglio Grande, che fu di Cucina Fusetti, ristorante rétro a sua volta ricavato da un laboratorio di restauro. Della precedente gestione rimane poco a parte la targa in pietra con il nome della via Angelo Fusetti appoggiata nel bar; una specchiera e qualche cartellone pubblicitario d’epoca. Anche le attrezzature della cucina sono le stesse, ma dalla cucina sarda si è passati a signature drink e piatti ispirati alle regioni italiane. «Ma questo - commenta Angiolillo - è solo l’inizio. Ogni due mesi un bartender, lo chef Vincenzo Miguolo e un fotografo viaggeranno verso altre destinazioni del mondo alla scoperta di nuovi ingredienti, dal cibo agli spirits. Una volta tornati sui Navigli faranno ricerca e mescoleranno tradizioni gastronomiche italiane con quelle del Paese visitato». La prima tappa saranno i Paesi Bassi. Al momento la carta del ristorante comprende specialità tradizionali, dai bucatini alla carbonara alla torta caprese, su un menu a tovaglietta con annessi parole crociate, unisci i puntini e barzellette.

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