Cocktail pronti in tavola. Al Punch di Como

L'aperitivo al ristorante non è più un optional. Ma in molti locali manca il personale. Così al Punch preparano cocktail per gli altri ristoranti. Li pastorizzano, li mettono sottovuoto e li consegnano in buste da litro

Questa storia inizia circa sei mesi fa. Dall’altro capo del telefono c’è Simone Maci (bartender) che con il fratello Davide Maci (chef) ha aperto nel 2015 a Como il gastropub gourmet Punch. Simone racconta delle difficoltà per tanti locali - ristoranti e bar - della provincia di trovare bartender adeguati. «Si rivolgono a noi, non solo per la realizzazione delle drink list o per la start up, ma per cercare qualcuno di valido che possa supportare il servizio bar. È un’esigenza che sentono in tanti. Se fino a qualche anno fa l’aperitivo al ristorante era un optional ora, in un mondo di millenials dallo Spritz facile, è diventata una vera priorità». Da qui l’idea di Simone e Davide, insieme al socio storico Luca Pirola, di portare i cocktail direttamente a domicilio. In realtà non si tratta di singole dosi, ma di buste sottovuoto da oltre un litro e mezzo che contengono o il cocktail finito (e pastorizzato) o la base per realizzare uno Spritz o, visto che siamo in stagione, un Bellini. Il drink cost per ogni bicchiere servito va da uno a 2,50 euro. Al cameriere è sufficiente tagliare la busta; versare il contenuto in una bottiglia che etichetterà con il nome del cocktail e la lista completa degli ingredienti con la grammatura; appoggiare su una bilancia un bicchiere con ghiaccio; versare il contenuto previsto e servire. Il gioco è alla portata di chiunque non abbia dimestichezza con shaker e affini.

«Stiamo servendo - commenta Simone Maci - quattro locali della zona: un ristorante gourmet, un ristorante asiatico, un cocktail bar con cucina e una birreria. Ma l’intenzione è di estendere il servizio ad altre realtà. Ognuno di loro chiede specialità diverse. Noi puntiamo soprattutto su classici della casa come il Regent’s Punch (Cognac Courvoisier Vs, rum Appleton 12y, zucchero al limone e ananas, tè verde cinese) o lo Spritz di Confine (Aperol, gin Sipsmith Vjop, estratto di genziana e Franciacorta Riccafana). In questo secondo caso lasciamo che sia il cameriere a completare il drink con lo spumante». Ovviamente dal Punch escono anche cocktail su misura, tagliati sulle singole esigenze della loro clientela. «Concentriamo parte della nostra ricerca - interviene lo chef Davide Maci - anche su abbinamenti tra drink e food. Allo sgombro marinato abbino il carattere brioso a aromatico di una Cup dell’Alto Lago, mentre alla Bavetta di Manzo affumicato con riduzione di barbatietola uniamo un Orto del Conte che ha tra gli ingredienti barbabietole affumicate nel nostro camino».

Foto: Francesco Brunello

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