Dalle macellerie qualche utilissima idea alla ristorazione

Le macellerie non fanno ovviamente parte del settore horeca. Tuttavia grazie all’indagine che Rational ha condotto tra i propri clienti, possono dare utili informazioni sia sullo stato attuale delle cose sia su come affrontare la cosiddetta fase 2

Come si sono organizzate queste botteghe per far fronte alla situazione di emergenza sanitaria? Alcune realtà hanno raccontato a Rational la loro esperienza. Eccole.

«In queste settimane abbiamo notato un atteggiamento diverso rispetto al solito nei nostri clienti - racconta Giorgio Pellegrini della Macelleria Equina Pellegrini di Milano -. Le persone ci chiedono molta più carne fresca rispetto ai piatti pronti, cercano tagli particolari e vogliono sapere come cucinarli al meglio, dato che hanno molto più tempo per sperimentare in cucina. È sicuramente molto positivo. Noi ci siamo riscoperti molto più “macellai”, come da tradizione, e un po’ meno “chef”, dato che abbiamo dovuto mettere da parte i nostri pranzi e aperitivi in macelleria». La Macelleria Pellegrini è nota tra la sua clientela non solo per le carni ma anche per le specialità alimentari che propone. Interessante notare che i titolari della macelleria spiegano come la cottura notturna (una delle possibilità offerte dall’utilizzo dei forni Rational) permetta al negozio di sfruttare le ore di inattività e organizzare meglio le cotture.

Dall'in shop all'out shop

Un’esperienza simile anche quella di Fabrizio Gisonni della Macelleria Gisonni di Torino che con la ristorazione condivide l’accellerazione verso il delivery prima solo presa in considerazione e oggi attuata a pieno regime. «Era da un po’ di tempo che valutavamo di organizzare un servizio di consegne a domicilio, per andare incontro anche alle persone che per motivi legati agli orari di lavoro o di organizzazione personale non sempre riescono a venire da noi - racconta Gisonni -.Volendo quindi cercare il lato positivo, questa situazione ci ha dato la possibilità di metterci alla prova e di dimostrare le nostre attenzioni e la nostra efficienza». Il passaparola e i social network hanno creato una rete tra clienti abituali e nuovi clienti che ha portato tanto lavoro, sebbene si tratti di un lavoro un po’ “diverso” rispetto al solito. Anche qui un buon consiglio per quei ristoratori che stanno pensando al delivery.

Ciclo produttivo

Giuseppe Fabbianelli della Macelleria Gianni di Guardea (Tr) ha trovato nel SelfCookingCenter un valido alleato per la sua attività. «A volte il mio forno lavora senza sosta, giorno e notte, per 3 o 4 giorni di fila - racconta. Lo usiamo per tutta la parte di cotti: oltre alle verdure, lasagne, arrosti e a tutti i piatti per la gastronomia, lo utilizziamo anche per i nostri salumi, come prosciutto e mortadella, che facciamo in modo artigianale e genuino, come si faceva una volta, ma con tutti i vantaggi di avere un forno così tecnologico in cucina, che grazie alle sue funzionalità e alla sonda ci permette di regolare alla perfezione la cottura dei nostri prodotti, a tutela del gusto e della qualità del prodotto finito».

Anche la Macelleria Gianni nel piccolo paese di Guardea, località tranquilla ma di passaggio per molti lavoratori o case vacanza, in questo periodo ha implementato il servizio di delivery. «Abbiamo iniziato con qualche consegna nelle zone limitrofe, per lo più di piatti pronti o comunque cotti; poi sono aumentate molto anche le richieste di carne fresca e quindi ci siamo organizzati con appositi mezzi refrigerati. Vediamo che i nostri clienti sono felici, quindi siamo molto soddisfatti anche noi».

Anche on line

Esperienza un po’ diversa invece quella che racconta Marco Gropuzzo della Macelleria Marco e Elisa di Torino: «Ormai da molti anni, forse per primi in Italia, gestiamo, oltre alla nostra bottega, anche una “macelleria online”, abbiamo cioè un nostro canale di vendita in rete che ci permette di arrivare un po’ in tutta Italia con le nostre carni, i nostri polli, hamburger, arrosti, rollate di coniglio e tutti i piatti pronti da cuocere o della nostra gastronomia, compresi salmone, merluzzo e ciò che la stagionalità delle materie prime ci consente». In tutte queste preparazioni, il SelfCookingCenter dà un grande aiuto: in poco spazio si concentrano molte possibilità di cottura per molti prodotti diversi, con la certezza che ogni risultato sarà come desiderato. Grazie alla cottura notturna o alla funzione di Finishing è possibile organizzare e ottimizzare i propri tempi di lavoro. «All’inizio l’idea di gestire la vendita online per questi prodotti poteva sembrare da pazzi - scherza il sig. Gropuzzo - Ma abbiamo deciso di rischiare e di provare a rinnovarci, per non rimanere fermi mentre il mondo andava avanti: è stato un passo importante per noi e oggi ne raccogliamo i frutti».

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