Tessuti naturali e fibre tecnologiche performanti. Studio stilistico che faciliti i movimenti. E tocchi alla moda. I nuovi canoni dell’abbigliamento professionale di Giblor’s
L’abito non fa il monaco. Sarà vero, ma per uno chef indossare una casacca progettata secondo i migliori criteri di funzionalità e resistenza e realizzata con i materiali più adeguati a un uso intensivo, la differenza la fa, eccome. Se poi ci aggiungiamo qualche dettaglio glam, ecco che ne nasce l’identikit della divisa moderna. Perché pure ai cuochi è concesso un tocco di vanità, anche se non stanno sotto i riflettori televisivi.
Nonostante si tratti di abbigliamento professionale, i produttori specializzati lo confermano: alla divisa da cuoco (obbligatoria per legge), oltre ai requisiti tecnici oggi si richiede un taglio che valorizzi la figura. Maschile o femminile che sia.
Spiega Nadia Pomposi, stilista di Giblor’s, uno dei più noti produttori di divise professionali che vanta uno “storico” di oltre trent’anni: «Seguire dettami fashion anche nel nostro ramo è diventata una vera e propria esigenza. Rispetto a un tempo per esempio ci chiedono giacche più sagomate e aderenti sui fianchi, in grado di vestire meglio le figure regolari. In sostanza si chiede alla divisa di rispondere anche agli stessi criteri estetici dell’abbigliamento moda. Ciò detto, ogni chef ha sue specifiche esigenze, che riusciamo a soddisfare grazie alla completezza della gamma. Per esempio c’è chi per praticità preferisce gli automatici al posto dei bottoni e chi ama i dettagli colorati. Quasi tutti i top chef invece scelgono delle casacche completamente bianche, con dettagli di pregio come i bottoni fatti a mano e ricoperti in stoffa. Naturalmente è molto importante la scelta dei tessuti, che nelle nostre collezioni spaziano da quello di grammatura leggera in cotone a quelli termoregolatori come il Tencel, una fibra cellulosica naturale derivata dall’essenza dell’albero di eucalipto che assicura durata, facilità allo stiro, una sensazione di freschezza sulla pelle e un’ottima regolazione dell’umidità corporea».
Ma quali sono le caratteristiche importanti in una casacca da cuoco realizzata a regola d’arte? «In primo luogo - dice Nadia Pomposi - la resistenza del tessuto all’uso e al lavaggio ad alte temperature; l’essere realizzata con tessuti che non richiedono la stiratura o che siano almeno “easy care”, che non sgualciscono e richiedono solo un colpo di ferro per essere perfette. Inoltre dovrebbe avere alette o sistemi di traspirazione ed eventualmente anche apposite pieghe per facilitare i movimenti».