Vini in esposizione 2.0

Mostrare le bottiglie fa vendere di più. E se vetrina è interattiva, maggiore è l’interesse tra i clienti. Nasce così un “quadro” tecnologico, con tanto di iPad incorporato, per leggere in modo interattivo le caratteristiche dei vini

Una semplice regola commerciale è che la merce messa in vista si vende meglio. Le vetrine, in definitiva, sono nate proprio con questo scopo. Ma un ristorante spesso la vetrina non ce l’ha e, talvolta, si trova con il problema di voler comunque mostrare al cliente i prodotti.
Una nuova idea per rispondere a questa esigenza, per quanto riguarda il vino, proviene dall’inventiva di un giovane imprenditore milanese, Marco Stano, e si chiama HiCellar.
Si tratta, in sostanza, di un quadro, che si può appendere alla parete o a un treppiede, dotato di otto alloggiamenti per altrettante bottiglie e di un iPad, alloggiato nella parte centrale del pannello, che consente di leggere in modo interattivo tutte le informazioni sui prodotti esposti.

Dall’enoteca al ristorante

L’HiCellar è nato come strumento espositivo per un nuovo concetto di enoteca pensato da Stano, che ha aperto un punto vendita in pieno centro a Milano e che medita di trasformare il suo concept in una formula di franchising, HicEnoteche 2.0.
Nel frattempo, ragionando sugli impieghi dell’HiCellar, Stano si è reso conto che può essere utilizzato anche nei ristoranti, nelle fiere o nelle case vinicole, per presentare il vino in una maniera innovativa.
«Il pannello di sfondo dell’HiCellar - spiega Stano - è in laminato e può essere realizzato in una grande scelta di motivi diversi e modificato a seconda della tipologia di vini che si intende promuovere».

Tableau personalizzabile
Un prato verde, per esempio, per richiamare il concetto di vini bio o le venature del legno per presentare dei barricati. Le opzioni sono infinite, e possono anche riportare il marchio del locale o un qualsiasi motivo grafico.
Un ristorante in quale modo potrebbe impiegare l’HiCellar? «Per presentare la proposta della settimana - dice Stano - o i prodotti di una cantina con cui ha stabilito un accordo di promozione». I dati presentati dall’iPad sono gestiti da un software proprietario di HicE- noteche 2.0 e vanno inseriti in un computer di controllo, che consente di gestire più Hi- Cellar contemporaneamente. L’esposizione, ovviamente, non è refrigerata, quindi non è adatta per ospitare i vini da servire, ma solo delle bottiglie campione.

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