Cucina e intrattenimento: porta in sala un po’ di brio

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Arte, moda, gastronomia, viaggi: sono tanti i possibili temi per arricchire l'esperienza dei clienti

Molti ristoratori scappano al solo pensiero di inserire iniziative di intrattenimento alla propria proposta: “Non siamo il Moulin Rouge” è il loro pensiero, che nasconde il timore di dover investire troppo denaro per - potenziali - pochi clienti. In realtà, per molti locali l’intrattenimento può dare ottimi ritorni, a patto di rispettare tre criteri chiave per non cadere nel trash né nel ridicolo:
1. qualità: l’intrattenimento dà valore al ristorante solo se si tratta di un progetto qualitativamente valido, attentamente studiato e pianificato (quindi anche comunicato) in linea con l’immagine del locale;
2. originalità: non qualcosa di banale, di scontato o di sempre visto. Serve essere originali, ma nella consapevolezza che molto è già stato sperimentato; essere originali può voler dire proporre qualcosa che, anche se non è inedito, di certo è unico nella sua impostazione;
3. interesse: solo se si crea interesse si può acquisire nuova clientela e aumentare la frequenza dei clienti tradizionali. Occorre quindi scegliere “temi” stimolanti.

Tre possibili strade per innovare la proposta

Oggi, gli aspetti di esibizione e socializzazione sono sempre più spesso parte integrante dell’esperienza del mangiare fuori casa, che viene vissuta come un’attività di svago. E allora perché non “spingere” su questa esigenza facendo del ristorante un vero luogo di intrattenimento e aggregazione? È ovvio che seguire questa linea può voler dire cambiare completamente le proprie consuetudini - spesso vecchie e stantie - per innovare l’intero sistema organizzativo. Sempre mantenendo, però, la ristorazione al centro del business. Ecco allora che l’evoluzione deve essere in linea con le esigenze degli ospiti. Di seguito tre possibili modalità di intrattenimento che si possono sviluppare all’interno di un ristorante:
1. metropolitano: risponde alle esigenze di una clientela giovane che desidera trovare un luogo dove non solamente cenare ma anche trascorrere il tardo pomeriggio e la sera. Si comincia alle 17 con aperitivo e musica soft, per poi partire dalle 19 con la cena e, a seguire, dj set con servizio cocktail. Ideale nelle città, questo locale apre dalle 17 alle 24;
2. culturale: risponde alle esigenze di una clientela di più ampio raggio. Al centro vi è la tematica: si inizia alle 18 con la presenza di un artista/letterato, il quale presenta le sue opere e dialoga con i presenti. Segue la cena, il cui menu è, ovviamente, a tema, per poi proseguire nel dopo cena con la parte più intimistica: caffè e digestivo con l’artista/letterato, sino a tarda sera;
3. gastronomico-culturale, legato a un luogo/Paese; è una formula già usata da molti ristoranti, che presentano serate a tema, ad esempio sul Brasile. In questo caso cucina e bevande sono, ovviamente, di tradizione/ispirazione brasiliana, accompagnate da uno spettacolo di musica e ballo. Delle tre è la formula più vista e un po’ più scontata, ma resta ancora molto apprezzata.

Tre soluzioni soft di intrattenimento

Esistono anche soluzioni più soft:
arte al ristorante: si può costruire un percorso di esposizione di giovani artisti locali e, periodicamente, dedicare alcune pareti del ristorante (non tutte, ma almeno cinque “postazioni”, di cui almeno due all’ingresso) per esposizioni di opere d’arte, da ruotare ogni 15 giorni, accompagnate magari da una serata di presentazione della mostra con la presenza dell’artista;
cucina al ristorante: si possono organizzare serate di show cooking dove alcuni piatti vengono realizzati in sala, davanti agli occhi degli ospiti, eventualmente con la loro partecipazione attiva;
moda al ristorante: è anche possibile organizzare sfilate di moda in accordo con un atelier o con negozi leader del territorio. In questo caso durante la serata si svolgerà una sfilata, suddivisa in due/tre momenti di spettacolarità durante la cena.

Le opzioni, comunque, sono molteplici: l’importante è mantenere sempre una corretta relazione temporale tra i tempi della cucina, quelli del servizio in sala e quelli dell’attività di intrattenimento, qualunque essa sia in modo che l’esperienza fili senza intoppi.

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