In Toscana apre Borgo!, slow fast food della pasta fresca

Borgo!
Dal Mugello un invito a ritrovare il tempo della convivialità

Secondo Simona Pasquini e Simone Caiazza di San Piero a Sieve (Fi), proprietari di Borgo!, la ristorazione post Covid deve essere improntata alla convivialità, al ritrovare il tempo perduto dello stare insieme condividendo buon cibo, ricette della tradizione e soprattutto emozioni.

Perciò, durante il periodo più nero della pandemia, Simone e Simona non si sono arresi e hanno continuato a lavorare al loro progetto che culmina adesso con l'apertura di "Borgo!", slow fast food dedicato alla pasta fresca, ma anche ospitalità nel senso più ampio del termine, nel cuore del Mugello, una delle aree più verdi e veraci della Toscana.
(Leggi qui i nostri articoli sulla ristorazione in Toscana).

Fast food all’italiana

Al concetto di fast food, Borgo! associa quello della socialità, dando vita a un nuovo format: un fast food all’italiana, che mette al centro lavorazioni manuali, alta qualità delle materie prime e convivialità. Un modello esportabile, che fa di Borgo! il concept e la vetrina per altri futuri locali che vedranno la nascita a breve in altre parti d’Europa. Così anche all’estero sarà possibile trovare pasta fresca e succulenti tortelli al ragù.

«Abbiamo sempre creduto – dichiarano Simona Pasquini e Simone Caiazza - che per creare un locale davvero speciale, non servissero menu sofisticati, arredi di lusso o mise en place particolari. Borgo! è un inno alla semplicità perché alla base di tutto quello che è stato costruito ci sono i valori con i quali siamo cresciuti e nei quali ancora crediamo».

Un menu - magazine

Un luogo dove il cibo è il veicolo della convivialità, un centro di aggregazione, un posto dove fare comunità senza rigidità di orari e regole tipici dei classici ristoranti. Il concetto si ritrova nel menu, a partire dalla sua stessa forma grafica: è un magazine che raccoglie storie di cibo e di umanità, detti popolari e piatti del ricordo resi attuali da una presentazione fresca e senza troppi giri di parole. Al centro materie prime da filiera corta, a partire dalle eccellenze del Mugello, quali i formaggi freschi, la carne da allevamenti bio, verdura e ortaggi di stagione. Immancabili i tortelli mugellani, con profumato ripieno di patate e condimento a scelta tra ragù classico, ragù d’anatra e varianti stagionali come funghi porcini o prugnoli. La pasta fresca fatta in casa in generale gioca da protagonista, tra ravioli ricotta e spinaci o con scamorza affumicata al tartufo e tagliatelle. Da non perdere i pinzi, pasta cresciuta e fritta preparata in base a un’antica ricetta passata di generazione in generazione ed ereditata dai titolari del ristorante quando hanno rilevato una storica attività di catering del territorio. Ad accompagnarli salumi e formaggi di produttori locali. Completano il menu i taglieri misti, da ordinare come antipasto o come aperitivo insieme a un calice di vino o un cocktail, oltre a tartare di manzo, polpette home made e alcune alternative vegetariane.

Il beverage

Anche il beverage è un mix tra attaccamento alla terra di origine e tendenze contemporanee: oltre alla lista di vini e birre locali, sarà possibile trovare una bar station dove ordinare cocktail classici e signature, pensati ad hoc per il locale. «Quando ero piccola – racconta Simona - mio padre ordinava ogni domenica i tortelli da portare a casa nella piccola bottega del paese. Io andavo sempre con lui a ritirarli e ogni volta mi intrufolavo in cucina a vedere le signore fare i tortelli e rimanevo lì, in quell’allegra confusione, incantata a guardarle fino a che mio padre non mi chiamava. Era la più bella sensazione del mondo e pensavo solo che avrei proprio voluto fare quello nella mia vita».

E’ questa sensazione di paese e di famiglia che si ricerca da Borgo!, attraverso tanti accorgimenti. Ed è il mood che ha segnato la ristrutturazione dei locali, a cura dei giovani architetti di Be Architects, e lo studio dell’immagine e dell’esperienza complessiva che si sperimenta varcando la soglia del ristorante, pensata dall’agenzia di comunicazione We Rad. Da Borgo! le mani ti indicano la strada, le illustrazioni a parete evocano l’arte della condivisione e della convivialità: sono le mani con cui si cucina, ci si passa da bere, si comunica un gesto d’affetto o di comprensione.

Un'esperienza contemporanea

L’atmosfera è quella di un borgo rimasto autentico, ma l’esperienza è contemporanea: all’entrata si riceve un pagers che serve per vedere il menu avvicinando lo smartphone, ordinare, sapere quando è pronto l’ordine. L’offerta è suddivisa in tre colori che richiamano le logiche intuitive del fast food, ma l’invito è a restare tutto il tempo che si vuole, per bere qualcosa, stuzzicare l’appetito o anche solo leggersi un buon libro nel giardino esterno del locale. E’ possibile ordinare anche per l’asporto, usufruendo di soluzioni di packaging completamente biodegradabili o riutilizzabili: perché amare un territorio significa anche porre attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, sia ecologica che economica.

L'ospitalità

La stessa filosofia, improntata all’accoglienza e a un’economia sempre più circolare, si ritrova in Borgo Hospitality, sei appartamenti recentemente ristrutturati all’interno di un palazzo d’epoca nel pieno centro storico di San Piero. Lo stile è giovanile e contemporaneo, dotati di connessione wi-fi e ampi spazi per godersi la vacanza in totale relax, con la possibilità di cucinarsi da soli o farsi tentare dal menu del ristorante. La “casa vacanze”, infatti, è stata pensata con l’ottica di fare sistema con il tessuto economico del territorio e innalzare il livello della ricettività in una zona ancora poco battuta dal turismo, ma ricca di potenziale. A mezz’ora di auto o di treno da Firenze, il Mugello attrae appassionati di motori grazie al Circuito Internazionale, ma anche ciclisti e camminatori, desiderosi di percorrere sentieri e itinerari tra pascoli, ville medicee, castelli e antiche pievi, che si intrecciano con la Via degli Dei. L’idea è quella di tornare a un’accoglienza semplice e genuina, per far sentire di casa anche chi è di passaggio.

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