Campionati Italiani AIC: vince L’Emilia Romagna

Campionati Italiani AIC
Tema della disfida culinaria era la promozione delle eccellenze dei territori

Primo posto per lEmilia Romagna ai Campionati Italiani AIC nella categoria “Miglior Cucina tradizionale”.
Il concorso è andato in scena allo Spazio Reale di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. La delegazione emiliano-romagnola, “capitanata” dallo chef Cosimo Milanese (“L'Osteria del pesce” di Riccione), ha sfidato ai fornelli le rappresentative dell’Associazione Italiana Cuochi provenienti da tutte le regioni d’Italia.

 Massimo Milanese ha conquistato la giuria dei  Campionati Italiani AIC con il suo Passatello asciutto con crema di squacquerone e tartufo bianco e crumble di salsiccia di mora romagnola.
Al suo fianco altri due chef romagnoli: Barbara Lucchi, titolare del Ristorante Enoteca “La Vecia Cantena d'la Pre” di Predappio Alta e Vito Caterino, giovane chef di due locali molto noti a Cattolica come il “Racket” ed il “Cheers”. 

Le delegazioni regionali si sono sfidate con la formula dell’eliminazione diretta e l’Emilia Romagna ha potuto contare anche sul supporto di alcuni brand regionali particolarmente prestigiosi, come l’azienda enologica predappiese “Sadivino”, la torrefazione Pascucci di Monte Cerignone, il birrificio artigianale “Vecchia Orsa”, “Le Insolite piante di Donatella”, l’Acetaia “San Giacomo” di Reggio Emilia e “Gli essenziali” della “Fattoria del Grillo” tra le colline di Modena e Bologna. 

Oltre al titolo nazionale, l’evento metteva in palio un premio davvero importante. La rassegna toscana serviva infatti anche a selezionare, tra i vari vincitori di categoria, gli chef che andranno a comporre la rappresentativa nazionale italiana che parteciperà ai mondiali di cucina del prossimo anno:

«E’ un risultato che mi riempie di orgoglio - spiega Cosimo Milanese - e che, considerato il livello altissimo dei piatti proposti, conferma l’eccellenza della nostra cucina regionale. Ai campionati del mondo il banco di prova sarà ancora più impegnativo ma noi rappresenteremo la cucina italiana e, per storia e blasone, abbiamo il dovere di puntare al successo».

 

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