OpenTable rileva l’importanza di social e influencer nella scelta del ristorante. Primo è Facebook

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I ristoratori ormai sanno che quasi la metà degli avventori (esattamente il 47%) sceglie in base alle recensioni pubblicate sul web. Meno noto, forse, il fatto che il 30% decide di provare un nuovo ristorante dopo avere consultato i social media e che un italiano su dieci (14%) si affida ai consigli di un influencer.
Questi dati arrivano da OpenTable che ha reso noti i dati emersi da un'indagine condotta su 17.000 persone di 11 Paesi differenti, tra cui 1.000 italiani.

il social più consultato è Facebook, al primo posto con l’85% delle preferenze – quelle femminili salgono all’87% – seguito da Instagram (67%), che pare essere particolarmente amato dagli uomini (70% vs 64% delle donne). Chiude il podio YouTube, utilizzato per trovare ispirazione solo da circa un terzo degli italiani (32%), soprattutto uomini (la percentuale sale fino al 41% delle preferenze).

In questo panorama non mancano blogger e influencer seguiti perché parlano di cibo, pubblicano contenuti relativi al mondo gastronomico e postano foto di pietanze e ristoranti che hanno provato. Per il 14% degli intervistati questo interesse si traduce poi in esperienza: è questa infatti la fetta di persone che ammette di aver scelto un locale per emulazione del proprio influencer del cuore.

In questo scenario l’importanza della reputazione online è ormai cruciale e imprescindibile e risulta altrettanto fondamentale l’approccio dei ristoratori verso la rivoluzione digitale perché abbraccino il cambiamento per raggiungere gli “avventori 2.0” ma anche a favore di una semplificazione nella gestione della loro attività.

«La rilevanza di web, social media e recensioni è un fenomeno da prendere in considerazione affinché ristoratori quanto avventori possano compiere le proprie scelte in maniera semplice e fluida. Per aiutare gli utenti nel processo decisionale, consideriamo le recensioni particolarmente rilevanti. Gli avventori OpenTable contribuiscono con oltre 1 milione di recensioni al mese in tutto il mondo, fruibili in lingua locale e verificate, solo gli utenti che hanno cenato possono lasciarne - afferma Adrian Valeriano, vice presidente Emea di OpenTable - Se i ristoratori necessitano un supporto nella gestione e nella crescita del proprio business e un contatto con un’audience sempre più consapevole, gli avventori richiedono un ricco ventaglio di proposte culinarie, convenienza, prenotazioni garantite e un luogo dove "sentirsi a casa". Per noi è indispensabile conoscere profondamente i nostri partner e i nostri utenti, raccoglierne desiderata e preferenze e tenere monitorate le evoluzioni del settore per poter adeguare i nostri servizi, strumenti e funzionalità con l’obiettivo di renderli sempre più idonei a indirizzare le specifiche esigenze». Conclude Valeriano.

Foto Opentable

 

 

 

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