Sono le Premiate Trattorie. Sono tredici. Sono sparse un po' in tutta Italia. E si sono scelte una con l'altra per raccontare sé stesse e il loro modo di fare ristorazione. Un racconto comune che parla di territorio, materie prime d'eccellenza, grande capacità di accogliere il cliente, vini del territorio, e poi ricerca e riscoperta di antichi sapori.
Ma cosa sono in realtà le Premiate trattorie? «Quando penso alla Trattoria - dice Federico Malinverno, presidente dell’associazione - penso a quel posto dove posso trovare un caloroso e accogliente ristoro. A differenza dell’osteria la Trattoria è quel posto in cui vado per Mangiare e Bere qualcosina. L’osteria secondo me ne è esattamente l’opposto... ovvero quel luogo in cui Bere e Mangiare qualcosina. Cambia un poco l’oggetto e altrettanto il concetto. Così anche nel mio piccolo ho vissuto l’evoluzione di questo tipo di ristorazione 
che ancora oggi rappresenta un'idea sostenibile di sviluppo: le microeconomie locali (per l'appunto!)».
Il racconto
Oggi le Premiate Trattorie si sono raccontate anche in un libro. 250 pagine (in libreria, 26 euro) per illustrare i rispettivi indirizzi, ma anche per raccontare le ricette e le materie prime che le compongono. Materie prime che a loro volta raccontano il territorio e l'economia locale.
Il tutto per un giro d'Italia che sa davvero raccontare il gusto e la tradizione gastronomica del nostro Paese.
Le 13 trattorie
1. Cacciatori,Cartosio (Al)
2. La Brinca, Ne (Ge)
3. Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano (Mi)
4. Caffè La Crepa, Isola Dovarese (Cr)
5. Trattoria Visconti, Ambivere (Bg)
6. Boivin, Levico Terme (Tn)
7. Lokanda Devetak, San Michele del Carso (Go)
8. Amerigo 1934, Savigno (Bo)
9. Sora Maria e Arcangelo, Olevano Romano (Rm)
10.La Vecchia Marina, Roseto degli Abruzzi (Tr)
11.Lo Stuzzichino, Sant’Agata sui due Golfi (Na)
12.Cibus, Ceglie Messapica (Br)
13.Nangalarruni, Castelbuono (Pa)
