Il progetto architettonico del Philiaz di Caldaro raccontato per filo e per segno

Dal nome del protagonista de “Il giro del mondo in 80 giorni”, il Philiaz di Caldaro si propone come concept restaurant attorno al tema del viaggio, con uno stile moderno e nel pieno rispetto della natura circostante

Nel cuore di una delle aree vinicole più importanti dell’Alto Adige, il Philiaz di Caldaro (Bz) non ha nulla che ricordi i tradizionali ristoranti di montagna, ma anzi si presenta in tutta la sua contemporaneità.

Un codice contemporaneo per il rifugio di montagna

È un concept restaurant e cocktail bar che prendende spunto dal nome di Phileas Fogg, il protagonista de “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, per ripercorrerne il viaggio attraverso i piatti ispirati ai posti visitati. Il tema del viaggio è alla base del locale - progettato dallo studio di architettura BergundTal nel segno della contemporaneità - dove le proposte culinarie sono realizzate da chef provenienti da ogni parte del mondo. Dall’ingresso si accede alla grande terrazza immersa nel verde e allestita all’insegna del relax con divani e poltrone lounge. L’interno è caratterizzato dai toni grigio e marrone del cocktail bar e dalle tinte più scure della sala ristorante, in contrapposizione con il verde delle circostanti colline e della luce naturale che entra dalle ampie finestre e dal lucernario centrale.

Dall'ingresso al bar

Dalla bussola d’ingresso si accede al cocktail-bar (sala Fix) dove vengono serviti piatti esotici à la carte, creati dal giovane team di cucina. Al centro della zona bar, punto focale di distribuzione del locale e direttamente collegato alla zona cucina e servizi, è collocato il grande bancone coronato in alto da una bussola luminosa, da un lato quale richiamo al tema del viaggio, dall’altro quale sistema di occultamento del condotto di aerazione e delle ventole a soffitto.

Attorno al bancone sono disposti 25 sgabelli per la degustazione, la stessa tipologia di seduta degli alti tavoli disposti tutt’attorno. Il legno, materiale ampiamente utilizzato in montagna, è qui riproposto per alcuni arredi e con toni chiari nelle travature della copertura.

Sedute e pannelli

Il verde smeraldo della natura circostante è invece dominante nelle sedute imbottite e dei pannelli fonoassorbenti alle pareti della sala Auda. È proprio in questa sala, a cui si accede tramite un breve corridoio, che ogni tre mesi si alternano i guest chef con i loro particolari menu.

Uno spazio classico ed elegante le cui cromie e decori scuri sono illuminati da accenni d’oro e dai moderni lampadari a più bracci, posizionati sopra i tavoli rotondi. Due sale, due stili, due modi diversi di vivere la cucina per creare un connubio tra sapori, luci e suoni in grado di soddisfare diversi palati, ma sempre privilegiando il rapporto con la natura circostante.

 

Lo studio di progettazione BergundTal

Lo studio BergundTal (montagna e valle in tedesco) è stato fondato a Brunico nel 2007 dagli architetti Alexander Huber e Thomas Duregger, dopo varie esperienze di studio e lavorative in Italia e all’estero. Il loro team sviluppa varie tipologie di progetti nel settore dell’architettura e del design: uffici e luoghi di lavoro, interior design di hotel e ristoranti, progettazione ed edificazione di ville. Il loro raggio d’azione è concentrato fra il lago di Garda, Monaco di Baviera, Kitzbuehel, per arrivare fino a Vienna. www.bergundtal.it/it/

 

Scheda progetto

www.philiaz.com/it/

Committente Alpgourmet
Progetto bergundtal, arch. Alexander Huber, arch. Thomas Duregger
Superficie totale 429 mq
Superficie terrazza 320 mq
Numero posti a sedere 102 interno, 98 esterno
Numero di addetti  11
Sedute e tavoli Pedrali
Tenda a pergola Corradi
Arredamento e falegnameria Project Line
Insegne luminose Grafic Neon
Serramenti e vetrate Vitralux
Lampade d’appoggio Davide Groppi

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