Tiramisù: scarpette e dolcetti in un solo locale

A Milano Tiramisù si propone come negozio di scarpe glamour e risotante del dolce, con l'autorevole consulenza dello dpagnolo Espai Sucre

Abbiamo visto ristoranti nei musei e nei negozi di fioristi, nelle agenzie di viaggio e nelle librerie. Nel negozio di scarpe ancora ci mancava. Ora c’è e si chiama Tiramisù, nel cuore della vecchia e sempre cool zona pedonale di Brera, a Milano.
E forse proprio solo qui poteva nascere (e, auguriamoci, prosperare) un negozio che coniuga scarpe griffate dai tacchi vertiginosi e uno sweet restaurant, che già dall’insegna dichiara la sua vocazione verso il mondo dolce.
L’idea di portare per la prima volta in Italia il format così insolito - che ha richiesto un investimento di circa un milione di euro - nasce da un’idea imprenditoriale di Antonio Carstulovich, manager di lungo corso in multinazionali del settore food, e realizzato con il supporto di M&T (che concepisce, disegna e realizza punti vendita e prodotti in tutte le loro componenti). Il tutto coronato da una consulenza d’eccellenza: quella di Espai Sucre il celebre “spazio zucchero” di Barcellona creato dagli chef e pasticceri Jordi Butròn e Xano Saguer, primo ristorante al mondo totalmente dedicato al dolce. I due hanno sovrainteso alla stesura della proposta food, alla progettazione della cucina e continueranno a dare la loro collaborazione anche ai menu futuri. Una garanzia, visto che Espai Sucre vanta un’expertise decennale.
Spiega Carstulovich: «L’idea alla base di Tiramisù è di creare un luogo in cui concedersi una coccola, che sia un acquisto fashion o uno sfizio dolce, di cui il tiramisù è davvero l’emblema e che la nostra pastry chef può realizzare anche “su misura”». Infatti, oltre al tiramisù classico e a quello affumicato, esiste una carta del tiramisù taylor made (a 10 euro), in cui i 5 elementi del dessert (crema, biscotto, bagna, guarnizione e decorazione) possono essere combinati a piacere, scegliendo fra una serie di opzioni suggerite in una apposita carta.
Ma, attenzione, qui parliamo di ristorante vero e proprio, guidato dallo chef Kevin Eyraud (che ha lavorato un anno proprio da Espai Sucre), in cui la parte dolce è completata da una sia pur breve lista di piatti salati, che presentano comunque sempre aspetti da pasticceria, come la cotoletta milanese con quenelle di gelato alla cipolla.
Molto accogliente e glamour, il locale ci lascia una perplessità: saranno in grado, i passanti, di cogliere la doppia anima del locale, dato che in vetrina sono esposte solo le estrose (e costose) calzature? Di certo con l’avvento del dehor estivo, quando saranno allestiti una serie di tavoli sul fronte delle 4 vetrine, ogni dubbio sarà dipanato.

Profilo

Tiramisu Delishoes
Via Formentini, 2 - Milano
www.tiramisu-delishoes.it
Superficie 230 mq su 2 piani
Numero posti a sedere 70
Scontrino un piatto à la carte 14/18 euro; dolci e Tiramisù
al piatto 12 euro
Addetti 13 persone tra sala, cucina e addetti alla vendita calzature; fra questi 3 pasticceri e 1 chef
Fornitori Marrone (cucina), Convotherm (forno), Irinox (abbattitore), Trittico Bravo (macchina per gelato)

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