A Napoli ristorante, bottega e food-truck.Tutto con solo baccalà

baccalà fritto

È l’idea del monoingrediente ad avere funzionato o tutto dipende dal fatto che quell’unico ingrediente sia il baccalà? Non è facile decidere. Fatto sta che a un paio di anni dall’apertura della Baccalaria, osteria di Napoli specializzata in stoccafisso e baccalà, il bilancio è positivo al punto che siamo già alla seconda gemmazione: dopo la Bottega per lo shopping del baccalà  è nato il Food_truck.  Baccalà vagabondo, questo il suo nome,  s'è fatto il suo primo giretto proprio in questi ultimi 3 giorni sulle strade di Festa a Vico ed è facile prevedere tanti altri viaggetti di successo per le strade di Napoli.

baccalariaUn solo attore nella recita del menu, ma con la regia di uno chef come Vincenzo Russo che del baccalà ha fatto la sua mission studiandolo a fondo e valorizzandone lo straordinario profilo inernazionale. Ecco quindi che accanto alle ricette tradizionali partenopee (Baccalà fritto e al forno) compaiono nuove creazioni di ispirazione territoriale come la Parmigiana di melanzane e baccalà e il Soffritto di coronello (filetto di stoccafisso). Poi si spicca il volo per cucine lontane: dal Baccalà pil pil dei Paesi Baschi fino al Baccalà in salsa teriyaki di ispirazione giapponese. E ancora Tom yam di stoccafisso, Souvlaki di baccalà, Pico de gallo con baccalà.
Rimane la domanda: tutto questo può funzionare con un altro ingrediente che non sia il baccalà? Secondo me sì. Si tratta solo di individuare quello giusto.

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