Il bianco di San Gimignano festeggia l’anniversario del riconoscimento della Docg nel modo migliore. Vino da pesce e da aperitivo, stuzzica ora la creatività degli chef, conquistandosi di diritto un posto in carta
Uno dei vini autoctoni più antichi d'Italia, la Vernaccia, è legata strettamente alla storia e al territorio dove si produce, che ha il suo centro nella città medievale toscana di San Gimignano. Eppure fuori dal suo territorio non è ancora un vino molto conosciuto e solo in questi ultimi tempi sembra vivere un momento di successo grazie al lavoro di qualità e promozione effettuato dal suo Consorzio di tutela, che proprio nel 2012 ha festeggiato i 40 anni.
Primato della Vernaccia di San Gimignano è quello di essere stato il primo vino in Italia a fregiarsi della Doc nel 1966, a cui è seguita la Docg nel 1993. Il disciplinare di produzione prevede che il vino sia prodotto in vigneti composti per almeno l'85% dal vitigno vernaccia di San Gimignano, consentendo una presenza massima del 15% di altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione per la Regione Toscana. Non è infatti consentito l'impiego di traminer, müller Thurgau, moscato bianco, malvasia di Candia, malvasia Istriana, incrocio Bruni 54 e i vitigni sauvignon e riesling possono concorrere nella misura massima del 10%.
La Vernaccia può essere anche Riserva, ottenuta con le migliori uve selezionate, per la quale è previsto un periodo di affinamento non inferiore a un anno in cantina (in acciaio o legno) e un ulteriore periodo di quattro mesi in bottiglia.
Un profilo singolare
È un vino singolare, con un profilo organolettico che difficilmente si scorda: nel Rinascimento era descritto come il vino che “bacia, lecca, morde, picca, punge”.
A un profilo tanto particolare contribuiscono i terreni sabbiosi e tufacei che formano le colline di San Gimignano, che hanno un'altitudine tra i 200 e i 500 m e che presentano una serie di combinazioni irripetibili, accentuandone ora i caratteri fruttati o minerali del bouquet, ora i caratteri di sapidita del gusto, ora il sapore di mandorla tipica della vernaccia nel retrogusto.
Gli stessi terreni risultano idonei anche alla produzione dei vini San Gimignano Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice, mentre i terreni con una maggior presenza di argilla sono quelli più idonei alla produzione dei Vini San Gimignano Rosso.