Il gruppo Lvmh lancia i rosè di Minuty sul mercato italiano

Dopo l’acquisizione della maggioranza della cantina storica provenzale, il marchio del lusso aggiunge le quattro etichette di Minuty al portfolio

Era il mese di febbraio quando il gruppo Lvmh annunciava di aver fatto nuovamente shopping in Provenza, acquisendo la maggioranza della cantina Minuty, con l’obiettivo di aggiungere quest’altra linea alla gamma di rosati della griffe nel portfolio di Moët Hennessy, il ramo wine & spirits della multinazionale del lusso. Oggi le quattro etichette della collezione Minuty sono ufficialmente arrivate anche in Italia, presentate lo scorso 10 maggio, in occasione di un pranzo sulla magnifica terrazza romana di Maio, in cima alla Rinascente di via del Tritone, prima con un pranzo per pochi intimi e la sera con un evento serale aperto al pubblico: il primo di molti, preannunciano.

Partiamo però dalle origini, dalla fondazione di questa cantina nel 1936 da parte della famiglia Farnet-Matton, che fin negli ultimi 88 anni, afferma l’attuale protagonista François Matton, «ha nobilitato il rosé in Francia e nel mondo». La proprietà di Minuty si estende su ben 200 ettari di vigneti, tutti straordinariamente ben esposti e distribuiti tra i paesini di Gassin e Ramatuelle da un lato (con esposizione a sud-est e vista sul Golfo di Saint-Tropez) e Vidabaun e Verez dall’altro. Influenzati dalla brezza marina, i vini prodotti in queste zone mostrano un carattere delicato sia negli aromi che nella struttura, oltre a una spiccata mineralità. I rosé di Minuty sono prodotti principalmente con Grenache e Tibouren, varietà tradizionale della penisola di Saint-Tropez che garantisce la tipicità locale dell’assemblaggio.

Le quattro etichette, sono state presentate in ordine crescente di struttura e complessità, a partire dal più noto, M Minuty, con la sua iconica bottiglia disegnata dalla figlia del fondatore della cantina: un assemblaggio principalmente di Grenache, con Cinsault per la freschezza, Syrah per la complessità e un pizzico di Tibouren per i sentori di frutta bianca. Il risultato è un vino più di facile beva, che in Costa Azzurra è facilmente servito con ghiaccio, seguendo l’abitudine locale della piscine. A seguire, Minuty Prestige, nato oltre 25 anni fa, è l’evoluzione del primo, e si compone principalmente di Grenache e Syrah, che donano complessità aromatica, con l’aggiunta del Cinsault per apportare vivacità e Vermentino per la mineralità. Con Château Minuty Rose et Or Cru Classé de Provence passiamo ai vini che possono essere classificati Château, dal momento che sono assemblati esclusivamente con uve provenienti da vigneti di proprietà, con un assemblaggio in cui prevale sempre il Grenache (per circa l’80%), affiancato dal Cinsault per la freschezza e dal Vermentino per la sapidità. Last but not least, Château Minuty 281 Cru Classé de Provence - Côtes de Provence Aoc è il top di gamma e deve il numero 281 al pantone blu intenso che impreziosisce la bottiglia, ispirato al colore del Mar Mediterraneo dopo il passaggio del maestrale (un clone di Grenache esclusivo di Château Minuty costituisce il cuore dell’assemblaggio, arricchito anche dal Syrah).

I prezzi di questi quattro vini, che si sposano soprattutto con piatti di pesce, variano in base alla complessità, dalla fascia 20-30 per i primi due a quella 60-80 per gli Château: se i primi sono più competitivi, i secondi sono tuttavia una chicca che qualche ristoratore, specialmente nel mondo del fine dining, vorrà concedersi di tenere in cantina. Per dare agli appassionati di rosè - una quota in forte crescita - un’alternativa “esotica” rispetto ai rosati italiani, in cui annusare una fresca ventata di brezza della Costa Azzurra.

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