Si chiama “Vite mia. Il racconto di chi fa della vite la sua vita” e sarà aperta gratuitamente al pubblico solamente lunedì 23 marzo, dalle ore 9 alle ore 19 presso Palazzo Rubiani, sede della Società Letteraria Veronese in Piazza Brà a Verona. Certo non è comoda per chi è in visita al Vinitaly, ma la mostra merita una visita. A cura di Flavia Mariani e con le foto di Virginio Favale (fotografo e video maker, in passato collaboratore di vari quotidiani nazionali, come La Repubblica e Il Messaggero) la rassegna si svolge in un percorso artistico e stilistico dell’autore che, come raccontano a Enoitalia, cantina veronese che promuove l’evento, “è il tentativo di superare le contrapposizioni dialettiche: natura e cultura, industria e artigianato, artigianato ed arte. La fotografia tanto ritrae ciò che ci circonda (natura) quanto rivela l’animo di chi ne coglie uno scatto (cultura). La mostra fotografica diventa luogo d’incontro, che accoglie e non separa, ma anzi fonde concetti e linguaggi. Il fotografo, l’opera, l’insieme di opere e la cornice della mostra, la Società Letteraria di Verona, cioè uno dei più antichi gabinetti di lettura d’Italia, sono il luogo (e il mezzo) ove superare i confini e la contrapposizioni: ma è anche forma e contenuto, grazie a Virginio Favale, fotografo ed artista poliedrico, che ha saputo svelare e interpretare tutto ciò con un percorso estetico”.
Oltre che percorso fotografico e culturale Vite Mia è anche un progetto di riscoperta vitivinicola e famigliare, etica e paesaggistica condotta da Enoitalia, società con sede a Calmasino di Bardolino (VR) che ha promosso l’evento. Fortemente vocata all’esportazione, il 75% della produzione prende le via di 80 Paesi nel mondo, Enoitalia è una realtà da oltre 80 milioni di bottiglie l’anno (delle quali circa 16 milioni nel canale ristorazione). Per conoscere azienda e mostra l’appuntamento è dunque al prossimo Vinitaly 2015.
Qui sotto la gallery dedicata alla mostra