Cristiano Tomei

Dal surf alla cucina. Storia e professione di Cristiano Tomei, chef autodidatta capace di conquistare la stella Michelin

Classe 1974, Cristiano Tomei nasce a Viareggio. Si diploma nel 1995 all’Istituto Nautico Statale “Artiglio” di Viareggio. Nessuna scuola alberghiera o stage in ristoranti stellati: le basi della cucina italiana le apprende in famiglia ma la scintilla scatta grazie al surf. Insieme a un gruppo di amici che seguivano la grande onda viaggia e alla fine scopre la varietà della materia prima e si perde esplorando mercati, bettole e ristoranti gourmet dai Paesi Baschi a Cuba, dal Perù al Madagascar fino all’India.

L'Imbuto

Nel 2002, a 27 anni, torna in Italia e apre L’imbuto in un capanno nella pineta della spiaggia di Viareggio. Dopo solo un anno lo sposta nel centro della città, dove un vulcanico Tomei sperimenta e stimola il cliente più tradizionale con le sue innovazioni.

Nel 2012 si sposta a Lucca all’interno del Palazzo Boccella, sede anche del Museo di Arte Contemporanea Lu.C.C.A., dove nel 2014 gli viene conferita la prima stella Michelin.

A palazzo Pfanner

Nel 2019 la fama cresce: L’Imbuto si trasferisce nei locali dello storico Palazzo Pfanner, gioiello seicentesco a ridosso delle Mura di Lucca, e Cristiano diventa Executive Chef dell’Hotel Bauer a Venezia e dal 2021 del ristorante Terraforte all’interno del Castello del Terriccio, splendida tenuta agricola nel cuore della Toscana, nel Pisano.

Arriva anche la tv: il volto dello Chef è noto al grande pubblico grazie alle frequenti partecipazioni come ospite di vari programmi televisivi, da “La prova del cuoco” a “MasterChef Magazine”, o come giudice di talent show culinari come “I re della griglia” e “Cuochi d'Italia”.

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