All’Aquila apre Førma, ristorante con cucina sostenibile

Førma

Colpisce anzitutto il nome, quel "Førma" con dentro un aptang, la ø estranea al nostro alfabeto ma appaetenente alla lingua danese e norvegese. In Danimarca, però, è anche simbolo dei prodotti biologici, e qui entriamo nel tema della gastronomia del locale.

A dare il nome Førma al nuovo ristorante appena aperto in un palazzo storico ristrutturato nel centro storico dell’Aquila, è stato lo chef Simone Ciuffetelli, 27 anni, aquilano, con alle spalle una formazione prima in Australia a Melbourne, con Neil Perry e Ben Shewry a, e poi a Copenhagen con Christian Puglisi e Kristian Baumann.

FørmaAlla base del progetto c’è una gastronomia anzitutto sostenibile caratterizzata da autoproduzione, rigorosa stagionalità, sostenibilità ambientale, rispetto per gli animali, condotta antispreco, approviggionamento da piccoli produttori artigianali locali.

L’autoproduzione interessa i formaggi, che poi vengono affinati sempre da Simone con tecniche apprese in Danimarca; la pasta, realizzata con una trafila in bronzo e il pane con lievito madre.

Tra i piatti forti del menù del Førma c’è la pasta ripiena con melanzane, pomodoro, ricotta e basilico; la tartare di manzo con emulsione di funghi e farro; il tanto bistrattato coniglio qui valorizzato in più ricette; la trota selvaggia e i gamberi di fiume. Tra le verdure, i cetrioli appena grigliati con yogurt di capra fatto in casa e crumble di grano saraceno fritto e cavolfiore arrosto con quinoa e crema di parmigiano

Il ristorante ha quaranta coperti e un bancone al quale è possibile sedere per un aperitivo.

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