Concluso il Simposio “Le Stelle della Ristorazione” di Apci. La Modernità della Tradizione

simposio
Durante la quale i soci hanno condiviso i propri percorsi, aiutando il consiglio direttivo a costruire la strada per il futuro associativo

Due giornate di condivisione, scambio e volontà di crescere insieme. L’annuale Simposio “Le Stelle della Ristorazione” di APCIAssociazione Professionale Cuochi Italiani, si è chiuso a Torino, dopo   importanti momenti di confronto tra i soci.

Ospitato nel contesto di Horeca Expoforum, salone che per 3 giorni ha portato al Lingotto Fiere di Torino il mondo dell’horeca, e che ha voluto APCI al timone delle aree evento della tre giorni, il Simposio ha vantato la presenza di associati provenienti da tutta Italia e dalle delegazioni estere.

Con grande chiarezza è emersa la necessità per i cuochi di ritrovare le proprie radici, di trasmettere la tradizione culinaria ai giovani, di non perdere il gusto italiano, seppure nella traccia dell’utilizzo di nuove tecnologie e in un mondo professionale in cui l’avvento dell’intelligenza artificiale sembra preparare importanti cambiamenti. Insegnare ai giovani, formarli, fare in modo che non perdano la passione per questo mestiere significa anche far loro comprendere che il sapere artigiano di questa professione deve restare al centro e che, proprio questo sapere, può generare la vera differenza. Se oggi grazie all’intelligenza artificiale possiamo replicare qualsiasi ricetta, ricordiamoci che quella ricetta non avrà la storia, il sapore, la sapienza che può metterci la mano artigiana.
Presentato in questo contesto Chef in a Pod – il progetto di podcast formativi firmati APCI, che si propongono alla ristorazione come importante strategia di immediata risposta al desiderio di aggiornamento smart degli Chef e dei giovani aspiranti tali.

«Chronos, che “ingoia il nostro tempo”, sembra una divinità partorita dal terzo millennio, dove sovente questa scusa ci impedisce di “essere”. Questo progetto diventa una sorta di antidoto in quanto i podcast realizzati e resi disponibili nell’app dell’Associazione, avranno il compito di “temporalizzare il sapere” e saranno intesi come un anello di congiunzione tra il testo, spesso difficile da consultare, e il consulente diretto, spesso difficile da individuare»  spiega Roberto Carcangiu, Presidente dell’Associazione.

«Liberati dalla tirannia dello “spazio/tempo” i podcast saranno un sapere “low-cost”, una maieutica, un sano mix di esperienza e cultura e lavoreranno anche sul concetto dei bisogni nascosti, rendendoli quindi palesi (e risolti)« aggiunge Anna Maria Pellegrino, Consigliere Nazionale APCI.

In questo ricco orizzonte, lo scambio tra professionisti, il confronto sui modelli di ristorazione validi, il recupero della propria storia e delle proprie radici culinarie, diventano sempre più la via per creare un progetto di valorizzazione e di sostenibilità, economica e umana, della professione. Da qui bisogna partire per costruire, insieme, progetti di ristorazione che funzionino per il cliente, ma anche per lo chef e il ristoratore e modelli di lavoro adeguati.

In questa direzione vanno anche gli altri lavori condivisi da APCI durante il simposio: dalla progettualità di crescita dei giovani, creata attraverso il progetto 18/21, agli accordi con tutte le scuole alberghiere, fino al rilancio dell’APP APCIChef, presentata nella nuova versione arricchita di strumenti di immediata fruizione, per avere APCI sempre “a portata di tap”. 

«La grande sfida e responsabilità di un’associazione - commenta Sonia Re, Direttore Generale di APCI - è capire l’evoluzione che vive il comparto, educarsi al cambiamento per raggiungere nuovi obiettivi. Evolversi è responsabilità di tutti e significa creare opportunità, facendolo insieme. Questo accade grazie al fatto che ogni singolo socio ha un ruolo attivo nella definizione di nuovi percorsi di consapevolezza. Al termine di questi due giorni posso dire che siamo pronti a una nuova e sempre più ambiziosa sfida».

Nel corso del Simposio i cuochi hanno ricevuto il riconoscimento alla carriera “Le Stelle della Ristorazione”. Insieme a loro sono stati premiati anche chef stellati e pasticceri del territorio piemontese, Le Eccellenze del Territorio, che hanno raccontato le loro storie, il percorso fatto, i cambiamenti ai quali ogni giorno si devono adeguare: Federico Zanasi, Martino Leone, Christian Milone, Pasquale Laera, Luisa Marelli, Fabio Ingallinera, Giorgio Bartolucci, Guido Castagna, Marco Sacco, Andrea Larossa, Davide Scabin.

Dulcis in fundo, il programma della due giorni dedicata a Chef e Ristoratori di tutta Italia, si è concluso con una interessante visita ad una importante realtà del territorio torinese: i cuochi hanno avuto il privilegio di essere accompagnati in un viaggio alla scoperta del processo di trasformazione della fava di cacao in cioccolato di eccellenza, quello Domori e di poterne degustare la qualità eccelsa, dedicata al mondo della Ristorazione professionale.

 

 

 

 

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