Si diffonde sempre più anche in Italia la presenza di locali firmati da chef stellati nelle food hall, dove pasti formali e lenti cedono il passo a (specialmente) lunch più veloci ed economici ma sempre gourmand.
Pionieri di questa tendenza sono gli americani. Per fare solo un paio di esempi, basta citare Michael e Meichih Kim, marito e moglie chef- patron del dello stellato Maum di Palo Alto (conto di 165 dollari a testa), ora insediati, a prezzi decisamente più popolari, nella food hall dello di State Street Market, a Los Altos. Qui, fa loro compagnia lo chef Srijith Gopinathan già all'Ettan, due stelle Michelin sempre a Palo Alto.
Altri numerosi esempi si trovano in tutti gli States, New York in testa con la food hall The Hugh, aperta dal 2021, ad alta densità di firme eccellenti.
Venendo in Italia, e precisamente a Milano, Antesignano della tendenza è stato Antonello Colonna che ha aperto l'Open Bistrò Roma Termini all'interno della della principale stazione della capitale.
Dalla stazione di Milano gli ha fatto Filippo La Mantia con il suo locale al primo piano del nuovo Mercato Centrale Milano. E' qui che lo chef palermitano ha voluto riaprire dopo le vicissitudini della pandemia, proprio per abbracciare la filosofia del "piatto d'autore" alla portata di tutti.
Sempre nel capoluogo meneghino, i fratelli Cerea, tre stelle Michelin hanno di recente inaugurato il DaV Milano all’interno della food hall di City Life. E sempre a Milano, Viviana Varese ha aperto la sua prima pasticceria-gelateriaIo Io sono Viva, all’interno del Mercato Comunale di piazzale Lagosta, in zona Isola.
Dopo le stazioni ferroviarie, c'è da aspettarsi (anche perché così è accaduto negli Usa), arriverà il turno dei centri commerciali. Non si può che rallegrarsi, perché il casual dining è un'altra importante opportunità, preziosa dopo i recenti tempi bui.