Cantera (Roma): melting pot di stili per il ristorante fusion

Cantera a Roma fonde la tradizione della cucina giapponese con il sapore della carne alla brace. Il progetto d’interni rispecchia questa idea, trovando un equilibrio tra l’architettura orientale e occidentale

Una soluzione d’interior design e tradizione culinaria che lega due Paesi agli antipodi, come Giappone e Spagna. Questa è la formula del ristorante Cantera, nel quartiere romano dei Parioli, che propone sushi di carne con cottura alla brace, un locale dove Oriente e Occidente hanno trovato casa, al piano terra di un particolare edificio degli anni ‘30.

StudioTamat ha fatto propria l’idea di una cucina eclettica portata avanti dai cinque giovani soci (Antonio Castoro, Alessandro Sollevanti, Lorenzo Maria D’Avenia, Edoardo e Alessio Comito), riuscendo a valorizzare la particolare conformazione a pianta triangolare del locale, attraverso un’ambientazione ricca suggestioni materiche e di elementi tipici sia dell’architettura nipponica che iberica.

Il concetto di Cava

Il progetto d’interni ripropone il concetto di cava (traduzione spagnola della parola Cantera) per la cottura alla griglia e allo stesso tempo si rifà all’Oriente con una serie di pareti in mattoni forati che richiamano i Fusuma giapponesi (pannelli scorrevoli di separazione, in tessuto o in carta di riso): un elemento che ricorre in vari punti del locale, ad esempio nel banco bar all’entrata e per schermare la piccola sala in stile giapponese, con cuscini di seduta su pedana in legno e tavolo basso.

Illuminazione, elementi vegetali, materiali naturali come la graniglia di marmo per i piani del banco bar e dei tavoli, la ceramica e i mattoni forati in terracotta, dalle svariate e calde sfumature, sono amalgamati per creare zone diverse, accomunate però dalla stessa atmosfera accogliente e naturale.

L'importanza delle luci

Il copioso afflusso di luce proveniente dalle grandi vetrate perimetrali della sala ha indirizzato la scelta di tonalità che valorizzassero l’involucro interno: color terra per i soffitti, bordeaux per travi, pilastri e alcuni elementi d’arredo, effetto cemento per le pareti, per conservare l’aspetto grezzo originale.

I colori caldi, i materiali senza trattamenti superficiali e l’ampia presenza di piante di diverse specie - a parete, pendenti dal soffitto o all’interno di vasche - s’intersecano con le lampade in rattan dalla luce soffusa e allestiscono una scenografia ben integrata con il concept del progetto.

A ribadire la vocazione alla carne, il grande toro dipinto sulla parete nella zona d’ingresso (opera dello street artist Jerico), per fugare ogni dubbio sulla natura gastronomica del locale.

 

Scheda progetto

Cantera
Parioli, via Ruggero Fauro 2, Roma
Progetto interni StudioTamat
Superficie totale 130 mq
Numero posti a sedere 40 interni, 28 esterni
Numero di addetti 7
Elementi in terracotta Mutina
Mosaico in gres porcellanato Marazzi
Lampada da parete Plato Design
Tinteggiature Bludiprussia

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