Joshua Tongiani è il vincitore del Premio Gallo 2019. Capo partita ai primi piatti del ristorante Sadler di Milano, Tongiani ha convinto la giuria con la sua ricetta a base di Riso Gallo Carnaroli gran Riserva, crema di pomodorini gialli, basilico, polvere di pane all'acciuga e bottarga. Al secondo posto Gioele Vacchina dell'Istituto superiore Giovanni Giolitti di Torino e al terzo Alessia Figini dell'Ipseoa Carlo Porta di Milano. Vacchina, che ha reinterpetato in chiave moderna il classico arancino alla siciliana, è studente all'ultimo anno all'istituto alberghiero Giovanni Giolitti di Torino. Alessia Figini, unica donna in gara, è studente al Ipseoa Carlo Porta di Milano e ha presentato "Limoncino" una ricetta dolce a base di riso Gallo Venere, accompagnato da lemon curd, mousse alle mandorle ed emulsione al basilico.
Buono il livello complessivo delle ricette come hanno confermato i giurati del concorso: Riccardo Preve, dell'azienda risicola Pavese, Fabio Pisani, chef del ristorante Aimo e Nadia, Milano, Ernst Knam, titolare della Pasticceria Knam di Milano, Maddalena Fossati, direttrice della rivista La Cucina Italiana, e Rossella De Stefano direttrice di Ristoranti e Bargironale.
«Siamo molto soddisfatti di questa edizione del nostro concorso - ha detto Riccardo Preve di Riso Gallo -. Il tema Non solo risotti, che gli chef in gara hanno ben interpreatato, ci ha dato modo di far emergere come il riso non sia una materia prima da usare solo nei classici risotti, ma anche ingrediente originale e versatile per piatti diversi, da proporre anche nell'alta ristorazione».
Nella foto (di Paolo Picciotto) qui in alto i dieci chef partecipanti alla finale del concorso Premio Gallo 2019. Joshua Tongiani è il primo a sinistra