Roma: Bistrot 64 riparte tornando alle origini

Bistrot 64
Cucina tradizionale in vesrione gourmet, sostenibilità e stagionalità

Nato nel 2013 da un’idea di Emanuele Cozzo, che vi rimase con il ruolo di ceo fino al 2020, Bistrot 64 ottenne la Stella Michelin nel 2016. All'entusiasmante partenza, però, seguì la perdita della stella e un periodo di difficoltà. Un momento buio che oggi il locale mostra di volersi lasciare alle spalle con il coinvolgimento attivo del fondatore Emanuele Cozzo nella gestione del ristorante e della sala. Cambiamenti con il sapore del ritorno alle origini anche in cucina, dove l'ex sous chef Giacomo Zezza, passa al ruolo principale di executive chef al posto di Noda Kotaro.

La cucina di Bistrot 64 è tradizionale tendente al gourmet, si avvale dei prodotti forniti dall'orto di proprietà, facendosi interprete attiva dei principi di sostenibilità e stagionalità.
L'offerta si declina in due menu degustazione: “I 10 anni” con 5 portate a 75 euro e “PrimaVera” con 8 portate a 95 euro, bevande escluse.
Rimane la  proposta alla carta con tre proposte di antipasti, primi, secondi e dolci.

Rinnovata anche la sala con 30 coperti dove predominano il legno e il marmo.  Nicola Bacalu è il maître e sommelier.

«Un bravo ristoratore deve essere in continuo movimento, alla scoperta del mondo per rintracciare stili e tendenze del gusto. Questo ti permette di stimolare la creatività, elaborare nuove idee al passo coi tempi” ha dichiarato Emanuele Cozzo.

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