Un fiume d’acqua si è riversato nel primo semestre del 2022 dai magazzini dei grossisti alle tavole dei ristoranti. Complici bel tempo ed esplosione del numero dei coperti apparecchiati nei dehors, le vendite di minerale nel primo semestre dell’anno hanno registrato un +14,9% a volume rispetto all’analogo periodo del 2019, l’ultimo prima dello scoppio della pandemia.
Una crescita trainata soprattutto dall’acqua liscia, che ha ulteriormente rafforzato la propria quota di mercato già preponderante (62,9%) grazie al +17,6% del periodo. Sono i principali risultati che emergono dall’analisi dei dati dell’Osservatorio Tracking Grossisti Iri, che monitora le vendite della distribuzione nel mondo dell’horeca.
L'acqua in vetro migliora l'immagine
«I grossisti - afferma Mario Carbone, responsabile dell’Osservatorio - stanno progressivamente qualificando la propria offerta di acqua minerale, fino al recente passato considerato un prodotto di puro servizio. Oggi puntano in maniera più decisa ad ampliare le referenze in vetro, che danno maggiori margini al distributore ma anche un’immagine più distintiva ai loro clienti. Le referenze in vetro nell’ultimo anno sono aumentate di ben otto unità, arrivando a sfiorare quota 38 contro le 30 del Pet. E i listini sono rincarati in modo significativo rispetto all’anno precedente: +5,7% per il vetro, contro il +4,5% del Pet. Nella seconda metà dell’anno si è assistito a ulteriori rincari, legati soprattutto ai costi dell’energia e delle materie prime».
Vendite per tipologia di prodotto
L’analisi delle vendite per tipologia di prodotto evidenzia le eccellenti performance dell’acqua leggermente frizzante (+45,6% a volume rispetto al 2019, ma rappresenta appena l’1,2% di quota mercato) e l’exploit dell’effervescente naturale (+26%, con una quota di mercato del 6,8%): «Sono due tipologie le cui vendite si concentrano - spiega Carbone - soprattutto nelle regioni del Centro Sud particolarmente ricche di queste fonti: Lazio, Campania, Sicilia». La liscia, dominatrice del mercato, ha registrato un dinamismo superiore alla gassata: +17,6% contro il +6,7%».
E l’acqua in caraffa? «L’impatto in termini di concorrenza verso l’acqua minerale è molto limitato».