Il made in Italy va forte

Siamo sulla vetta del mondo. A farci volare alto è stato, lo scorso luglio, Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana, laureata miglior ristorante del mondo dinnanzi allo spagnolo El celler de Can Roca nella speciale graduatoria dei “50 Best Restaurant”.

E il re dei cuochi è tornato più di recente alla ribalta a seguito della joint venture con il premio Oscar Robert De Niro. L’obiettivo è portare negli States il progetto del Refettorio Ambrosiano, appena resuscitato alle Olimpiadi di Rio, dopo aver debuttato a Expo 2015.

Ma il mondo sembra aver fame di made in Italy. Prova ne è che le esportazioni agroalimentari del Bel Paese crescono del 7% arrivando a sfiorare il record storico di 36 miliardi di euro. “Un andamento - si legge in una nota di Coldiretti - favorito dalla ripresa internazionale e dai tassi di cambio favorevoli su mercati importanti come quello statunitense, ma dovuto anche al successo di Expo”.

Un ultimo fronte su cui andiamo forte? Il settore delle attrezzature per la ristorazione. A ribadirlo forte e chiaro sono gli ambasciatori della cucina italiana, protagonisti della nostra inchiesta sui piani a induzione. E un’ulteriore conferma arriva dai numeri: in Italia si contano 315.000 installazioni annue per un parco macchine installato di oltre 7.800.000 pezzi. Di più. Nel 2015 l’Italia ha ribadito il posizionamento di leader mondiale per qualità e innovazione, affacciandosi su nuovi mercati a fronte di un’Europa pressoché stabile. Avanti tutta, perciò.

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