Il Central di Lima, guidato da Virgilio Martinez e Pía Léon, è The World’s Best Restaurant 2023. La proclamazione si è tenuta a Valencia, poco prima di andare in stampa, contestualmente all’annuncio dei 50 migliori ristoranti.
Cinque gli italiani in classifica. Il Lido 84 di Riccardo Camanini sale al settimo posto, mentre Reale di Niko Romito perde una posizione (n. 16). Uliassi si classifica al n. 34 e al 41 Le Calandre di Massimiliano Alajmo. Infine, il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa va al n. 42. Onore ai vincitori! Potevamo fare di più? Senz’altro.
Per la cronaca, il Central prende il posto del Geranium di Copenaghen incluso invece nella hall of fame dei migliori ristoranti di sempre, che vanta tra le sue fila anche l’Osteria Francescana del nostro Massimo Bottura.
Non a caso abbiamo dedicato la copertina di questo numero a “Non dire Cassate”, piatto iconico di Gucci Osteria di Firenze capitanata da Karime Lopez, che proprio al Central di Lima ha mosso i suoi primi passi, e Taka Kondo, già sous chef di Bottura.
La domanda a questo punto è d’obbligo: che sia questa la missione dei grandi chef e dello stesso fine dining? Innovare e ispirare le nuove generazioni (e i consumi futuri, aggiungiamo).
Non abbiamo dubbi, nonostante il modello economico del fine dining sia in crisi. Nonostante oggi oltre al talento siano indispensabili ottime capacità manageriali. Valori in cui crediamo e a cui ci ispiriamo ogni anno per le classifiche di Barawards. La nona edizione è in corso e a settembre si apriranno le votazioni on line: che vincano i migliori!