Un tuffo nella Serenissima, una full immersion nella Venezia opulenta, godereccia, che ama lo sfarzo, la buona tavola e il teatro. Questo è quanto intendevano ricreare nell’immediata terraferma i fratelli imprenditori Mauro e Massimo Furlan; e la location di Avanspettacolo ne rispetta le intenzioni, tra stucchi, drappeggi, sculture, lampadari a gocce e bassorilievi, che fanno da cornice a un palco.
Per i Furlan, già noti nel settore dell’entertainment grazie a due locali padovani, il Pioniere e Kalispera, l’innovativa cornice ha richiesto 18 mesi di lavori pre-apertura e un impegno particolare per reperire materiali pregiati, la manifattura di tipo artigianale e la corretta messa a norma del palco, con camerini, servizi e uscita di sicurezza.
Il risultato è a dir poco scenografico: stupore in tavola e tutt’intorno, tra camerieri che si alternano, perfettamente sincronizzati, alle ballerine, e maître che stappano bottiglie importanti, rispettando la melodia dei musicisti. Nel format si ricerca il perfetto equilibrio tra l’intrattenimento che richiede attenzione, il dialogo fra i commensali e il piacere della degustazione. Il target su cui si punta è medio-alto e internazionale.
Sia i piatti che gli artisti presenti regalano spunti di conversazione, in un dialogo fluido che costituisce uno dei punti di distinzione dell’offerta del locale. La musica, i momenti leggeri e intensi dello show, l’accoglienza in sala, la preparazione dei piatti in cucina e l’uscita di camerieri e ballerini sono regolati da una pianificazione curata nel dettaglio, per ottenere una perfetta armonia.
La programmazione teatrale, dalla quale deriva circa il 40% degli incassi, scandisce il ritmo dell’offerta del ristorante che prevede, in prima serata, la cena in musica, per proseguire il servizio ristorante durante lo spettacolo “Show magic” (da mercoledì a domenica), mentre l’after dinner è movimentato da musica live e coreografie.
Il menu di stagione, studiato e realizzato dallo chef Claudio Nastasi e dalla sua brigata di cucina, rilegge la tradizione locale, con l’inserimento di sapori provenienti da altre regioni italiane e di suggestioni internazionali. Curatissima la presentazione dei piatti. La proposta include tre percorsi di degustazione “Avanspettacolo” (mare, terra e vegetariano), una carta, a base di piatti vegani e, su richiesta, anche proposte pensate per la clientela che soffre di allergie e intolleranze alimentari. Il food cost del piatto incide per il 40%.
La cantina, seguita da Massimo Furlan, accoglie una sessantina di etichette e indugia soprattutto tra vini veneti, toscani e piemontesi, oltre a una buona scelta di bollicine: dallo Champagne al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che qui è un competitor temibile considerando che, oltre a tutto, gioca “in casa”. Al maître spetta il compito di accogliere le richieste della clientela e suggerire nuovi percorsi di degustazione, il tutto naturalmente nel rispetto dello svolgimento dello spettacolo.
Particolarmente attenta la scelta del personale che va a integrare il cast artistico e prende, dunque, due diverse direzioni. Lo staff di sala e cucina è giovanissimo (l’età media è sui 18/20 anni) e viene selezionato in base a precise caratteristiche che, oltre alla dinamicità, includono spiccate doti comunicative, eleganza e cultura.
Il dettaglio dell’età “verde” non è casuale, ma è dettato dalla particolare formazione da seguire per presentare lo stile “Avanspettacolo”. Nella visione dei fratelli Furlan è meglio evitare impostazioni o abitudini operative preesistenti, al fine di creare un gruppo più affiatato e consono alle esigenze di un teatro ristorante, che sono del tutto peculiari. Performer, danzatori, musicisti, cantanti e artisti internazionali fanno capo invece all’agenzia veronese Nu’ Art (www.nuart.it), individuata come unico partner italiano in grado di concepire un tipo di spettacolo integrato al tipo di ristorazione proposta. Due i format settimanali, in un calendario che alterna i numeri con una frequenza tale da presentare, anche alla clientela più affezionata, sempre nuove esperienze.
Un tale sforzo organizzativo, sette giorni su sette, richiede un tipo adeguato di promozione e comunicazione che parte dal sito e dal posizionamento sui principali social network, per proseguire poi con inserimenti in varie emittenti televisive e periodici nazionali.